L’aspetto psicologico del trading
Nella teoria di Gann l’aspetto psicologico riveste una grande importanza. La volatilità e l’imprevedibilità dei mercati finanziari richiedono agli operatori nervi saldi e continua analisi critica delle loro azioni. Fra gli errori che sono commessi con maggiore frequenza dagli operatori, l’emozione è il più ricorrente; dominare la paura, la speranza e l’avidità è il primo compito che ogni buon trader dovrebbe darsi.
Fondare le proprie azioni speculative sull’evidenza dei fatti è possibile solo realizzando un Trading Plan prima di operare, poiché, la speranza o le aspettative si manifestano con un tale fascino da sviare anche l’operatore più bravo; agire in conformità alle indiscrezioni o sulla base di false speranze è purtroppo un comportamento ricorrente, che porta spesso a sopportare anche perdite ingenti prima di chiudere la posizione. Una sana paura del mercato è secondo Gann il primo segnale che rivela le potenzialità del trader di successo. Speculare è un business dove le perdite sono inevitabili e fisiologiche entro una certa misura. Il trader che dopo una speculazione monetizza una perdita e non si emoziona più di tanto è maturo abbastanza per fare il suo lavoro. Il sentimento di paura, che bisogna evitare, è invece quello che ci porta a vendere ai minimi, per la paura di veder scendere ancora i prezzi o di acquistare ai massimi, per paura di non poter sfruttare il rialzo.
L’avidità, ovvero il desiderio di migliorare la propria posizione è un altro aspetto personale che bisogna dominare. L’avidità stimola l’emozione e questa può portare l’operatore a sperare che il mercato sega comunque le sue aspettative e possa anche essere indotto ad effettuare investimenti per un ammontare non giustificato da buone regole di Money Management. Per avere, dunque, un approccio di tipo logico piuttosto che emozionale, è necessario redigere preventivamente un piano operativo o Trading-plan che ci permetta di fissare esattamente le operazioni che vogliamo fare. Secondo Gann la cosa più importante da fare, quando si redige un piano operativo, è quella di fissare dei segnali di Stop-loss ovvero di fissare dei livelli di prezzo, oltre i quali viene dato un “coerente” ordine di acquisto o di vendita. Questo è l’unico mezzo per controllare e quindi limitare le possibili perdite.
Altrettanto importante è che il trader non provi a raccontare ad altri ciò su cui sta speculando, questo comportamento, infatti, può solo portarlo ad aumentare l’autostima e convincendolo, ancor più, che egli si trova dalla parte giusta del mercato, alimentando così le sue speranze sul listino piuttosto che sull’analisi predittiva sulle quotazioni. Gann consigliava di acquistare sulle Bad-news e vendere quando arrivano le good-news notizie che potrebbero rivelarsi infondate.
L’operatore dovrebbe tenere un comportamento indipendente, questo significa che dovrebbe maturare le proprie convinzioni solo dopo aver studiato attentamente i mercati, senza seguire i consigli degli altri. Nella redazione di un piano operativo si dovrebbe seguire sempre un processo di tipo accrescitivo, aumentando le posizioni su un’attività finanziaria solo dopo che questa ha già fornito dei guadagni.
Se le speculazioni sono fatte da due persone Gann consiglia di dividere così i compiti: uno dei due dovrà fissare i momenti d’acquisto e di vendita mentre l’altro dovrà individuare i livelli intorno ai quali fissare gli stop-loss. Il piano operativo è fondamentale per non subire un tipo di comportamento emozionale quando si opera nei mercati finanziari. Ovviamente una volta redatto il Trading-plan è fondamentale seguirlo senza essere tratti in inganno da fattori emozionali come abbiamo già detto poc’anzi.
Speculare è una professione dove le perdite sono inevitabili e in una qualche misura funzionali.
Il trader che dopo una perdita chiude l’operazione e non si lascia condizionare dall’evento negativo è maturo abbastanza per fare il suo lavoro. L’altro problema fondamentale è l’avidità, in altre parole il desiderio di guadagnare sempre ed a ogni costo può portare il trader a sperare che il mercato seguirà comunque le aspettative, col grave pericolo di subire forti delusioni che hanno come conseguenza la caduta dell’autostima, per questa ragione prima si affermava che le perdite, in una certa misura, possono essere funzionali per un buon trading.
Redigere un trading plan è quindi necessario per avere un approccio di tipo logico e non di tipo emozionale; riuscire ad eliminare l’emotività intrinseca del trading è quasi impossibile, ma è sicuramente la strada giusta da seguire.