Accumulazione/Distribuzione
L’A/D è un semplice indicatore prezzo-volume, che sfortunatamente (per chi non lo utilizza) non ha avuto la stessa fama di altri simili indicatori più popolari, come l’OBV o il PVT. La logica dell’A/D è quella di cogliere la natura dei movimenti intraday dei prezzi, indagando se si sia di fronte ad una fase di “accumulazione”, cioè ad un momento di pausa che preluda ad un nuovo movimento verso l’alto dei prezzi, o di “distribuzione”, a cui evidentemente farà seguito una pronunciata correzione.
L’algoritmo dell’A/D è il seguente:
A/D(t) = vol * [(c-l)-(h-c)]/(h-l) + A/D(t-1)
In pratica, quello che si va ad aggiungere alla misura del giorno precedente è una frazione avente al denominatore il range del prezzo (massimo meno minimo) e al numeratore la differenza fra (chiusura meno minimo) e (massimo meno chiusura); il tutto ponderato per gli scambi fatti segnare in giornata.
Il significato è evidente:
1. Nelle giornate di accumulazione i prezzi si posizioneranno nella parte alta del range, nei pressi del massimo (cosicché il numeratore della frazione avrà un valore positivo) e si registrerà un buon andamento dei volumi con l’A/D in crescita anche sensibile.
2. Nelle giornate di distribuzione, viceversa, i prezzi mostreranno una tendenza a stagnare verso il basso, presso i minimi. I volumi in questo caso daranno la misura, più o meno netta, della distribuzione in corso.
Ma più che le parole possono le immagini, il grafico seguente mostra bene come l’indicatore segnali tempestivamente la natura delle pause di consolidamento dei prezzi.
Si nota anche come l’A/D, quale indicatore di momentum, si presti a tutta una serie di analisi di tipo grafico, non solo le classiche divergenze (veramente efficaci in questo contesto, e difficile da scorgere in altri indicatori similari come l’OBV) ma anche tecniche più raffinate come i ritracciamenti di Fibonacci e le trendlines.
