Strategie delta neutrali avanzate
- RATIO CALL SPREAD
Consiste nell’acquisto e nella vendita contemporanea di un numero diverso di contratti sullo stesso sottostante, pertanto si presta bene alla costruzione di un numero elevatissimo di strategie più o meno complesse. Le opzioni che vanno comprate sono solitamente atm o otm e quelle che vanno vendute in maggior numero hanno strike sempre più alto, dunque sono sempre ancora più otm delle comprate.
Il rischio è illimitato oltre il punto di pareggio superiore e il guadagno è limitato, anche se l’intervallo di redditività è molto ampio. La strategia può essere aperta a credito e in questo caso le probabilità di successo aumentano. Dato che rimangono delle call scoperte, il margine richiesto dal broker è consistente.
Profitto massimo: n. call long x (differenza tra strike x n. € a punto) + credito netto (o – debito netto, a seconda se l’impostazione complessiva iniziale era a credito o a debito).
Punto di pareggio superiore: strike inferiore + (differenza degli strike x n. call vendute)/(n. call vendute – n. call acquistate) + credito netto (o – debito netto).
La situazione migliore per impostarle è innanzitutto in un contesto di elevata volatilità e quando si prevede un lieve movimento al rialzo, seguito subito dopo da un violento calo. Se si è in presenza di un fase di mercato particolarmente volatile, bisogna monitorare frequentemente la posizione a seconda dei movimenti del sottostante, perché se sono troppo ampi, la posizione può entrare in perdita sulle opzioni vendute senza copertura.
- RATIO PUT SPREAD
Si compra una put atm o otm con strike più alto e si vende un numero maggiore di put più otm con strike più basso. Dato che una o più put rimangono scoperte, il potenziale di rischio è elevato, ecco perché i margini richiesti dai broker sono elevati. Questa strategia va controllata frequentemente per apportare i dovuti aggiustamenti o per liquidarla direttamente se il sottostante si muove verso lo strike delle put vendute.
Va impostata in un mercato tendenzialmente al rialzo, quando ci si aspetta che il sottostante possa esplodere verso l’alto e poi ripiegare lentamente verso il basso, senza scendere sotto lo strike delle put vendute.
Massimo profitto (limitato): (differenza tra strike x n. € a punto) + credito netto (o – debito netto)
Il massimo rischio è limitato, perché il sottostante non può scendere sotto lo zero.
Punto di pareggio inferiore: è pari allo strike delle put vendute – [(massimo profitto/ n. € a punto) / (n. put vendute – n. put comprate)]
- RATIO CALL BACKSPREAD
Questa strategia, contrariamente alle due precedenti, si adatta perfettamente alle fasi di bassa volatilità, su sottostanti che abbiano un volatilità media piuttosto alta e per i quali ci siano segnali di ripresa della tendenza al rialzo.
Si comprano call con strike superiori con volatilità implicita bassa, per cui sono sottovalutate e poco costose e si vende un numero diverso di call con strike inferiori aventi volatilità implicita alta, che quindi sono sopravvalutate e più care, così da incassare subito un premio alto (skew di volatilità inverso) e da aprire la posizione complessivamente a credito (se si decide comunque di aprirla a debito, il debito inziale è la massima potenziale perdita).
Si possono costruire operazioni di questo tipo senza spendere nulla (a parte le commissioni, ovviamente), bilanciando la somma relativa all’acquisto con il credito incassato dalle vendite, in maniera che si annullino reciprocamente.
Il rapporto 2:3 nella costruzione di queste strategie hanno le migliori probabilità di successo.
Il potenziale di rischio è limitato: [(n. call vendute x differenza tra strike) x n. € a punto] + debito netto pagato (o – credito netto incassato)
Il potenziale guadagno è illimitato e non necessitano di un continuo monitoraggio da parte del trader, purché le opzioni acquistate abbiano almeno 90 giorni di vita residua (più è lungo il periodo e meglio è).
Punto di pareggio superiore: strike superiore + [(differenza tra strike x n. call vendute)/(n. call acquistate – n. call vendute)] – credito netto.
Punto di pareggio inferiore (se non viene aperta a debito non esiste): strike inf + (credito netto / n. call vendute).
Solitamente, non si tiene aperta questa strategia fino alla scadenza, ma si cerca di liquidarla almeno 30 giorni prima o comunque dopo avere realizzato un profitto soddisfacente.
- PUT RATIO BACKSPREAD
Specularmente rispetto alla precedente, questa strategia, pur essendo con rischio non direzionale, trova la sua miglior applicazione in un mercato ribassista con aumento significativo di volatilità, perché rende un buon guadagno in caso di brusco calo e contestualmente protegge in maniera ottimale da un brusco movimento al rialzo, senza registrare alcuna perdita o addirittura comportando un guadagno, a seconda di come si è aperta la posizione.
Bisogna scegliere delle put dove ci siano skew di volatilità diretto: si vende un numero di put con strike superiore (con volatilità implicita alta, dunque sopravvalutate) e contestualmente si compra un multiplo intero di put con strike inferiore (con volatilità implicita bassa, dunque sottovalutate)
Il rapporto tra vendute e comprate deve essere sempre di circa 0.67 o inferiore, ma mai superiore.
E’ necessario avere tempo a disposizione, pertanto può tornare utile l’utilizzo delle LEAPS (così sono dette le opzioni con durate superiori ai 12 mesi).
Se il sottostante si muove al rialzo, si lasciano semplicemente scadere le opzioni senza valore, senza dovere pagare nemmeno le commissioni di uscita e senza aver perso nulla, anzi, addirittura riuscendo a trattenere un piccolo profitto derivante dall’apertura a credito.
E’ consigliabile aprire l’operazione o con un piccolo credito o in pareggio.
Il massimo rischio è limitato se il sottostante chiude alla scadenza sullo strike delle put comprate, si calcola così: [(n. put vendute x differenza tra strike) x n. € a punto] – credito netto (o – debito netto).
Il massimo profitto è limitato verso il basso, purchè oltre il punto di pareggio, poiché il sottostante non può scendere sotto lo zero + il credito netto.