Cup and handle

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Una normale tazza con un manico consente, con un pò di fantasia, di immaginare la conformazione di questo pattern grafico.
"Non sono io, ad avere il coltello dalla parte del manico.
Ma voi, a tagliarvi impugnando la lama."

(Amodeo)


Cup and handle, "tazza col manico" è un pattern dei prezzi reso celebre da William O'Neil nel suo libro "How to Make Money in Stocks" (McGraw Hill, 1995).

Si tratta di un modello grafico di inversione che, occasionalmente, può essere anche di consolidamento del trend ed è composto da:

  • una formazione arrotondata di accumulazione (la tazza)
  • una configurazione più piccola sia come ampiezza che come durata (il manico).

La tazza ha una durata che varia da poche settimane a diversi mesi mentre il manico può assumere diverse forme ma, nella sostanza, è una molla che si carica pronta a far esplodere i prezzi.

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Di questa conformazione esiste anche la versione ribassista, chiamata "inverted cup and hundle" considerata però, dagli analisti tecnici, molto rara. Dopotutto una tazza rovesciata non serve nemmeno a contentere dei liquidi!

La figura grafica nel dettaglio

Il ruolo dei volumi nel cup and handle è importante. Semplicemente devono "ricalcare" la formazione, calare durante la tazza ed esplodere alla fuoriuscita dal manico.

Cup and handle può essere una formazione di inversione o di continuazione, e quindi il movimento che la origina può essere:

1) un trend ribassista ben definito;
2) un movimento laterale anche ad alta volatilità.

La tazza è simile a un minimo arrotondato, i volumi scendono con l’appiattimento della curva per poi aumentare nella parte finale della tazza.

Formata la tazza le quotazioni scendono formando il manico, in questa fase i volumi crollano rapidamente. Il manico può essere composto da una bandiera o da una conformazione quasi identica alla tazza ma di dimensioni considerevolmente ridotte.

Quando i prezzi riprendono a crescere i volumi crescono per poi esplodere alla rottura del precedente massimo relativo. Nel dettaglio la formazione cup and handle può essere scomposta in 4 fasi:

Cup and handle teorico 3.jpg

La fase contrassegnata con (1) è il punto massimo di un trend che dà origine alla tazza, i volumi sono generalmente sostenuti. Dal punto (1) i prezzi scendono fino al punto (2), il minimo della tazza che sarà identificabile solo quando i prezzi si saranno allontanati dal minimo verso il punto (3).

Nella fase da (1) a (2) i volumi sono in progressivo calo, sintomo di un disinteresse del mercato. Dal punto (2) al punto (3) i volumi si riprendono ma non sono particolarmente elevati.

Il punto (3) interrompe il rialzo e completa la tazza, una formazione simile al minimo arrotondato ma più "ripida", se il minimo arrotondato è un piatto questa è, dopotutto una tazza! Nel modello teorico ideale il punto (3) è inferiore al massimo toccato dal punto (1).

Il manico si forma dal punto (3) al punto (4) e può assumere diverse forme, un rettangolo, una bandiera o un movimento irregolare che però non deve avere mai dimensioni simili alla tazza ma deve esserne l'ideale manico anche come dimensioni. I volumi, in questa fase, devono calare considerevolmente.

Il punto (4), identificabile dopo che i prezzi si sono allontanati dal minimo del manico, completa la figura. A questo punto i prezzi sono pronti per esplodere, in compagnia dei volumi.

Strategie di ingresso

Dopo che si è formato il punto (3) è possibile ipotizzare una formazione cup and handle, il movimento contrario genera il manico che si esaurisce al punto (4). Vi sono diversi punti interessanti dove prendere posizione.

Cup and handle teorico 4.jpg

Per prima cosa lo stop loss della figura va posizionato a ridosso del punto (4), appena sotto.

Gli acquisti possono avvenire in quattro punti distinti:

  1. appena i prezzi accennano a risalire creando il punto (4);
  2. sopra il punto (3);
  3. sopra il punto (1) ammesso che sia superiore a (3), se è inferiore non è sfruttabile come resistenza;
  4. dopo il punto (4), prima del livello individuato da (3) in presenza di esplosione dei volumi e della volatilità.


I punti classici di acquisto sono il secondo e terzo, chiaramente tanto maggiore è la distanza del punto d'ingresso dallo stop loss e tanto maggiore sarà il rischio da correre.

Vedi anche