I Koan Zen e il trading

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«Lo zen non è una forma di svago,
ma concentrazione sulla nostra quotidiana routine.»
(Shunryu Suzuki)


Cerchio zen.gif

I Koan Zen sono usati dai maestri per consentire ai discepoli di ottenere l’illuminazione, il satori. Il Koan è una sorta di enigma, una sfida della mente.

Ci sono tre importanti raccolte di Koan nel Ch'an e nello Zen:

1. "La barriera senza porta" (cinese: Wu-men kuan),
2. "La raccolta della roccia blu" (Pi-yen lu),
3. "Il libro della serenità" (Ts'ung-jung lu).

Le chiavi di lettura di un Koan Zen sono le più diverse e ogni lettura si rivela inadeguata, spesso sono dei NON SENSO che necessitano di molto tempo per essere compresi.


Un esempio di Koan Zen è il seguente:

Se non puoi fare niente, che cosa puoi fare?
(Koan zen).


Alcuni racconti Zen, inaspettatamente, hanno delle sorprendenti attinenze col trading come il seguente:

Fa-yen indicò le tendine di bambù.
In quel momento arrivarono due monaci, e l'arrotolarono.
Fa-yen disse: " Uno guadagna, uno perde "

Piegata ai nostri scopi potrebbe trasformarsi così:

Un Trader osservava il suo monitor.
In quel momento arrivarono due trader, e si scambiarono le posizioni.
Il Trader disse: " Uno guadagna, uno perde "


Eh già, è proprio così. Uno guadagna e uno perde. Ma siete proprio sicuro che il guadagno e la perdita di cui si parla siano economici? Si compera e si vende solo denaro contro strumenti finanziari in borsa? No, assolutamente no.

Si comperano e vendono anche molti sentimenti, paura, ansia, euforia, speranza, desiderio e via così. Ogni trade che si conclude porta via dei sentimenti e ne lascia altri, non è mai uno scambio stagno, non è mai solo uno scambio denaro contro strumento finanziario.

Paradossalmente la perdita, il grande timore del Trader novizio, è indispensabile al Trading che non potrebbe esistere senza perdita. Nostra o di chi ci vende lo strumento finanziario.

Un fiore appassisce
anche se l'amiamo
la gramigna cresce
anche se non la vogliamo

Dogen


Non è forse vero che la perdita compare anche se non la vogliamo?

E che un titolo non può salire per sempre, prima o poi anche il più robusto trend si piega all’impietoso scorrere del tempo.

Perché quindi operare contro natura?


Vedi anche: