Larry Hite
avete perso in partenza».
(Larry Hite)
A volte il destino di un uomo lo porta verso la sua meta senza particolari travagli, guidandolo nelle sue scelte sin dall’età giovanile. È il caso di uomini di successo che sin dall’inizio intraprendono la loro carriera quasi ispirati da quella che sentono come una missione personale. Per Larry Hite questo non è sicuramente avvenuto. I suoi passi iniziali nel mondo del lavoro hanno prodotto scarsi risultati e in settori a distanza luce da quello che sarebbe diventato il suo campo dorato.
Terminato il college Hite passò infatti da un lavoro all’altro senza riuscire a stabilirsi presso lo stesso posto per più di qualche mese. L’attività principale degli anni giovanili consisteva nel produrre sceneggiati per film che non venivano mai realizzati. Dopo un vano tentativo come agente per rockstar, terminato senza particolari risultati, il primo amore del college tornò a farsi vivo e fu così che Hite riuscì a trovare un lavoro (umile) presso una brockerage house americana, da cui iniziò la sua nuova e definitiva carriera.
Nell’arco di 10 anni passò attraverso una serie di alti e bassi fino a che gli parve di aver finalmente compreso i reali meccanismi che muovevano il mercato. Fu allora che Hite fondò la Mint Investment Management Company, nella quale fece entrare un programmatore di personal computer e un esperto di statistica. L’obiettivo dei tre era quello di ridurre ad un sistema di gestione il concetto di trading di Hite, che doveva quindi trovare un supporto statistico per essere confermato ed applicato.
Il concetto di base era quello di realizzare un sistema che massimizzasse la regolarità dei profitti, piuttosto che l’entità degli stessi. Il primo obiettivo era quindi quello di limitare al minimo il rischio, al fine di evitare pericolosi periodi di perdite, dai quali sarebbe stato difficile risollevarsi.
Dal 1981 Hite iniziò a gestire gli investimenti secondo il sistema elaborato dalla Mint, ed i risultati parlano da soli: dal 1981 al 1988 ha ottenuto un ritorno medio annuale superiore al 30%, che potrebbe sembrare poco eclatante se non si considerasse che è stato ottenuto su basi eccezionali: in nessun anno la performance è stata minore del 13%, fino ad un massimo del 60%. In nessun mese si è verificata una perdita superiore all’1% ed un solo semestre in otto anni si è chiuso in perdita (-15%) peraltro poi recuperata immediatamente. La massa di denaro gestita da Hite è naturalmente salita in modo vertiginoso: dagli iniziali due milioni di dollari ad oltre ottocento, cifra più che mai spettacolare per un gestore giovane.
«Il mio trucco non sta in nessun metodo particolarmente segreto - dice Hite - bensì nell’aver compreso sulla mia pelle come la gente tende a sbagliare ripetutamente nello stesso modo. Prenda per esempio quelli che costruiscono sofisticati sistemi computerizzati: lavorano come dei matti per mesi, riuscendo ad ottenere sistemi veramente validi e poi finiscono inevitabilmente per abbandonarli nel momento in cui danno qualche indicazione sbagliata. La gente sbaglia da secoli: nel 1637 i tulipani in Olanda quotavano 5.500 e due mesi dopo 50; nel 1929 Air Reduction era salita fino a 233 dollari per poi crollare a 49. Il punto è che, assodato che la gente non cambia, occorre utilizzare un sistema unico, rigoroso, di comprovata affidabilità».
Per Hite l’approccio al mercato è di tipo statistico, poco spazio alle parole, molto ai numeri, alle probabilità, alle percentuali, alla gestione del rischio operativo.
Lui stesso racconta un aneddoto che spiega la sua filosofia: «Una volta arrivai in ufficio e trovai il mio partner quasi in lacrime, per via di crollo improvviso dei mercati avvenuto dopo un particolare annuncio della Federal Reserve. Il mio partner aveva perso pochi giorni prima un importante cliente che aveva sottoscritto il nostro fondo d’investimento a 15 dollari per quota, contro i 12 a cui era crollato ora. Presi immediatamente il telefono e chiamai il cliente spiegandoli che un evento di quel genere accadeva statisticamente ogni 9 anni, e che sarebbero occorsi 9 mesi per ritornare al livello precedente. Gli assicurai inoltre di aver investito un’ulteriore somma a livello personale nel fondo. Il cliente fu così sollevato che raddoppiò il suo investimento e terminò due anni dopo con quattro volte il suo capitale».
La sicurezza di Hite nasce dalla statistica. La sua analisi dei numeri gli diceva la stessa cosa che le tabelle di mortalità dicono agli assicuratori: una persona può morire in qualsiasi momento, ma basta prenderne 100.000 a caso ed ecco che le percentuali si concentrano in valori specifici. Come molti altri trader, Hite punta particolarmente sulla gestione del rischio per ottenere performance. Lui stesso definisce questa capacità come la più importante per il successo finale.
«L’unica ragione perché alla Mint otteniamo performance regolari e costanti è che stressiamo il concetto di rischio oltre ogni limite. Una volta avevo un amico, un noto trader sui mercati futures del caffè. Questo sapeva tutto, ma proprio tutto, sul caffè, che era oggetto della sua speculazione. Queste sue conoscenze gli permisero di accumulare una fortuna di oltre 100 milioni di dollari, fino a diventare il principale operatore del settore. Un giorno, ad un pranzo, mi chiese come potessi operare su tale mercato senza conoscere molto sul caffè. Io gli risposi semplicemente “controllando il rischio”. Lui mi pose la stessa domanda per altre cinque volte, ottenendo sempre la stessa risposta. Due anni dopo seppi che aveva bruciato quasi tutto il suo capitale con poche operazioni sbagliate; evidentemente non aveva capito cosa intendevo...».
Le quattro regole d’oro di Larry Hite:
1) Non investire mai più dell’1% del portafoglio su un singolo titolo.
2) Segui sempre la tendenza generale.
3) Diversifica gli investimenti il più possibile, anche su altri mercati.
4) Controlla la volatilità ed eventualmente interrompi il trading.