Victor Sperandeo

Da traderpedia.
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«A mio parere, l’equivoco più grande è l’idea che acquistando
e tenendo azioni per lunghi periodi di tempo
si possa sempre guadagnare».
(Victor Sperandeo)


Victor Sperandeo è uno dei più famosi trader di Wall Street. Le sue regole di comportamento sono relativamente semplici, ma una loro attenta lettura può solo rinforzare la convinzione che l’ostacolo più grande rimane quello dell’emozione.

1) Avere un piano di azione.
Ancora prima di prendere una pur piccola posizione è necessario considerare le prospettive future del mercato. Bisogna sapere sempre quale risposta dare di fronte a taluni eventi probabili. In caso contrario sarà la confusione a farla da padrone e con essa aumenteranno le incertezze operative e le possibilità di errore. Un semplice esempio è dato dall’orizzonte temporale. Scegliendo di operare nel brevissimo termine ci si accontenterà di realizzare un discreto profitto per poi chiudere in breve tempo la posizione, eventualmente anticipando la svolta del mercato in caso di avvento di eventi sfavorevoli. Per un investitore orientato al lungo termine dovranno essere tollerati i movimenti minori di ribasso. Si tratta sempre di conoscere in che tipo di situazione si desidera trovarsi.

2) Il trend è il miglior alleato.
A seconda dell’orizzonte temporale di riferimento cambia anche il tipo di movimento del titolo che deve essere seguito. Un rally nel breve periodo dovrà essere sfruttato dallo speculatore, mentre potrà passare inosservato all’investitore interessato al medio termine. Per ognuna di tali figure è necessario tenere presente l’andamento del prezzo nell’orizzonte di riferimento. Il rischio è di trovarsi per gran parte del tempo in controtendenza e quindi non riuscire ad ottenere alcun profitto.

3) Usare sempre gli ordini di protezione.
Eventi imprevisti possono spazzare via in poche sessioni il guadagno di anni o anche l’intero capitale a disposizione. Niente più denaro, niente più trading.

4) In caso di dubbio uscire.
Quando sorgono dubbi sul mercato, bisogna uscirne fuori. Ciò significa che ogni volta la situazione diventa di difficile interpretazione o che mancano le informazioni necessarie, la cosa migliore è quella di liquidare a qualsiasi costo la posizione, sostenendo anche una eventuale perdita che il corso degli eventi potrebbe trasformare in profitto. È tipica l’eventualità di un crollo iniziale di prezzo, seguito da un forte rialzo che ne compensa parzialmente la perdita. Nella maggior parte dei casi, tale modo di agire si rivelerà soddisfacente, lasciando l’operatore sempre conscio di quello che sta facendo.

5) Non essere impazienti.
Il lavoro del trader non è quello di effettuare un numero enorme di transazioni, ma piuttosto quello di scorgere le migliori possibilità di azione in rapporto al proprio modo di agire. Meglio destinare qualche ora in più allo studio del mercato e delle sue prospettive che cominciare subito con transazioni dettate più dalla fretta che dalla ragione. Alla fine si riuscirà ad individuare in cui la maggior parte dei fattori che influenzano un titolo sono dalla parte dell’investitore. Un particolare momento di sottovalutazione, un’ondata di vendite emotive o la comunicazione di particolari notizie possono creare una grande differenza nel risultato finale di una posizione.

6) Far crescere i profitti e limitare le perdite.

Gli ordini di stop-loss devono essere i più rigidi possibili, mentre nel caso di evoluzione favorevole del prezzo si potrà attendere anche qualche tempo in più prima di chiudere la posizione e trarne il profitto.

7) Non fare mai media prezzi.
Si media una posizione quando si continua ad acquistare titoli quando il prezzo sta cedendo. Così facendo si riesce a ridurre il prezzo di carico e quindi si abbassa il punto di pareggio dell’investimento. Facendo media si aumenta solo il numero dei titoli coinvolti nell’operazione e di conseguenza anche le perdite potenziali. Il pericolo più grande è di lasciarsi sfuggire di mano la situazione andando contro il mercato.

8) Operare solo in mercati e titoli liquidi.
La mancanza di liquidità provoca troppi strappi alle quotazioni e non diventa più possibile liquidare o acquistare a prezzi certi. Si rischiano pesanti perdite per non essere riusciti a vendere un titolo.

9) Non entrare mai in un mercato nervoso.
Non sareste in grado di controllare la direzione del mercato e ne verreste travolti senza il tempo di cambiare posizione.

10) Analizzare le posizioni.

L’obiettivo è quello di apprendere dai propri errori le cause di insuccesso e di capitalizzare tale conoscenza nel tempo, fino ad una completa padronanza di sé. Sbagliare è normale, ma continuare a farlo è stupido.

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