BTP (Buoni del tesoro poliennali)
Sono titoli a tasso fisso emessi con scadenze che spaziano fra i 3 ed i 30 anni, il taglio minimo dei BTP è fissato in 1.000 euro.
Le cedole di interesse di tutti i BTP attualmente in circolazione sono pagate semestralmente; essendo titoli a tasso fisso le cedole vengono determinate in sede di emissione e rimangono costanti per tutta la vita del titolo.
Anche i BTP sono quotati presso la Borsa valori.
Gli interessi corrisposti sono assoggettati alla ritenuta fiscale ( del 12,50% per tutti i BTP attualmente presenti sul mercato. Come per i CCT risulta assoggettata a ritenuta fiscale l’eventuale plusvalenza derivante dalla differenza fra il prezzo di collocamento originario ed il prezzo di rimborso del titolo a scadenza.
Il fatto di essere titoli a tasso fisso rende i BTP uno strumento di investimento con un grado di rischio e di opportunità più elevato rispetto ai titoli a tasso variabile: variazioni in più od in meno dei tassi di mercato possono portare a sensibili apprezzamenti o deprezzamenti delle quotazioni dei titoli anche in tempi abbastanza ristretti.
Vedi anche:
- Indice sequenziale Strumenti Finanziari
- Obbligazioni
- Titoli di Stato
- Spread Btp - Bund
- BTP (Buoni del tesoro poliennali)
- BTP€i (Buono del Tesoro Poliennale indicizzati all'inflazione europea)
- BTP Italia (Buono del Tesoro Poliennale indicizzato all’inflazione italiana)
- CCT (Certificato di credito del Tesoro)
- CTZ (Certificato del tesoro zero-coupon)
- BOT (Buono ordinario del Tesoro)
- Obbligazioni corporate
- Rating delle obbligazioni