Contratti forward
Esistono due tipi di contratti a termine:
- I contratti futures
- I contratti forward
Mentre i contratti futures sono standardizzati (uguali tra loro) e trattati in mercati regolamentati, i contratti forward sono accordi non standardizzati tra due controparti, stipulati fuori dai mercati regolamentati e quindi scambiati OTC (over-the-counter).
Un esempio chiarirà meglio il funzionamento del contratto forward.
Immaginiamo un contratto a termine tra due controparti con sottostante 10 tonnellate di zucchero. L'accordo prevede la consegna del sottostante tre mesi dopo la stipula a un prezzo predeterminato, chi vende sa a che prezzo venderà e chi acquista sa a che prezzo acquisterà, a prescindere dalle variazioni del prezzo dello zucchero.
• Il prezzo del sottostante è detto "spot"
• Il prezzo di consegna è detto "forward price".
A scadenza se il prezzo dello zucchero è superiore a quello del contratto stipulato tre mesi prima ci sarà un guadagno per chi ha acquistato e una perdita per chi ha venduto. Se il prezzo dello zucchero rimane invariato non ci saranno perdita ma nemmeno guadagno, se invece il prezzo è inferiore ci sarà una perdita per chi ha acquistato e un guadagno per chi ha venduto.
Effettivamente il contratto forward assomiglia molto a un contratto futures dove però chi acquista lo fa in un ambito regolamentato di un mercato borsistico, con precise regole di funzionamento, tramite un broker e con il versamento di un "margin account". Nei futures non esiste un rischio di insolvenza che nei contratti forward è sempre possibile.
Se l’acquirente di un contratto forward riceve la merce oggetto del contratto si ha un "physical delivery", se riceve una somma pari al prezzo di mercato del sottostante si ha un "cash settlement".