Gli indici sono bugiardi
(Robert W. Sarnoff)
Alle 15:32 del 18 novembre 2009 l’indice FTSE MIB, rappresentativo delle 40 azioni a maggiore capitalizzazione è a +0,21%. Quello che segue è l’elenco completo dei titoli.
Cosa notate nei titoli che compongono l’indice? Si va dal -1,69% di Unicredit al + 3,07% di Impregilo al +0,24% di Intesa San Paolo che più avvicina la propria performance a quella dell’indice. E se diamo un’occhiata ai cinque titoli migliori e ai cinque peggiori di tutti i titoli quotati la situazione è ancora più chiara e mi permette di affermare che gli indici sono bugiardi.
Questa affermazione merita di essere indagata. Un indice di borsa non è altro che una media ponderata dei titoli che lo compongono. Ogni indice ha un paniere di titoli diverso, se diamo un’occhiata ad un indice osserviamo la media dei titoli che lo compongono, ne consegue che i titoli non sono tutti uguali, hanno direzionalità, volatilità e forza molto diverse tra loro.
Per quanto attiene lo scalping, ogni titolo ha delle proprie peculiarità che cambiano con il tempo. Basti pensare alla “capacità di assorbimento”, definibile come il numero massimo di azioni che si possono “scalpare”, ben diverso sui titoli liquidi rispetto ai titoli sottili. Uno scalper professionista non deve diventare visibile sul book ma deve sempre poter contare su una controparte.
Oltre ai titoli illiquidi lo scalper professionista deve stare alla larga anche dai titoli caratterizzati da eccessivi scambi e quindi pieni zeppi di segnali sporchi o difficili da sfruttare. Un’attenta selezione dei migliori titoli si può fare solo in un modo: osservandoli attentamente!