Il comportamento
(G. Santayana)
Il comportamento può essere definito come lo stile manifesto che caratterizza la nostra personalità verso il mondo esterno. Le modalità di comportamento possono essere distinte tra due poli estremi e opposti, da un lato ci sono le personalità “stabili”, caratterizzate dalla concretezza e dall’affidabilità, tipiche dei leader, dall’altro ci sono quelle delle personalità “instabili”, caratterizzate dalla fantasia, dalla frequente alternanza di umore, dalla suscettibilità ed ansia, tipiche degli artisti. Ovviamente tra i due estremi sono compresi tutti gli altri tipi di personalità, connotati da innumerevoli fattori intermedi.
Qualsiasi tipo di personalità, in presenza di fattori emozionali, può essere interessata da significative e, a volte, imprevedibili mutazioni del comportamento. Le emozioni sono esperienze individuali soggettive, derivano da sensazioni primordiali che spingono ad agire su base istintiva piuttosto che razionale e raggiungono il loro punto culminante nella manifestazione di sentimenti di gioia, di soddisfazione, di paura o di collera provocando nella persona, simmetricamente, uno stato di euforia o di depressione.
Le scelte comportamentali indotte dalle emozioni sono spontanee, innate, ed hanno una scarsa se non inesistente relazione con la conoscenza, mentre quelle razionali sono pesantemente influenzate dalla cultura, si fondano su un procedimento teorico, basato su un metodo logico che la ragione ha valutato e che ha giudicato valido per raggiungere un fine programmato. Le emozioni vanno riconosciute e controllate per poter operare con dei metodi razionalmente verificabili. Il comportamento dell’investitore è influenzato dalla conoscenza, modificato dall’esperienza tramite l’autoconoscenza e, infine, istituzionalizzato per mezzo della consapevolezza.
Personalità e conoscenza sfociano nello stile di trading che ogni investitore possiede. Ve ne sono molti:
• Seguire il trend
• Operare contro il trend
• Comperare sullo storno
• Vendere nei rally
• Mantenere a lungo le posizioni
• Gestire il trade con un’ottica veloce
• Tradare in intraday
• Lasciare aperte overnight le operazioni
• Tradare su pochi strumenti finanziari
• Differenziare il portafoglio
Riveste primaria importanza la consapevolezza che lo stile di trading e lo strumento finanziario che il trader utilizza è spesso frutto di una scelta non ponderata ma dettata dalla mancanza di un chiaro quadro generale delle tecniche e degli strumenti. La mancanza di conoscenza globale genera un continuo stato d’ansia e insicurezza che va combattuto ed eliminato.
Conoscere la storia permette di allargare gli orizzonti del possibile, conoscere i partecipanti al gioco permette un confronto, conoscere gli strumenti permette di agire e, infine, conoscere le tecniche con consapevolezza permette di mettere a frutto le conoscenze acquisite.
Il comportamento, in quanto espressione visibile della persona, è il destinatario di molte forme di conoscenza, e da queste è coinvolto con due diverse modalità.
Da un lato, il nostro comportamento tende ad adeguarsi al nuovo in quanto l’intelletto percepisce la novità come un fattore “propositivo”, capace di stimolare razionalmente l’interesse individuale. Dall’altro, il nostro comportamento assume un atteggiamento “resistivo”, di opposizione, in quanto l’intelletto percepisce il nuovo come un’intromissione, un evento di disturbo cui opporsi.
• Sotto l’aspetto “propositivo”, il comportamento si adegua alla volontà dell’intelletto, il quale cerca nel nuovo tutto ciò che ritiene utile per realizzare la naturale vocazione della persona umana, quale “animale razionale che progetta”.
• Sotto l’aspetto “resistivo”, il comportamento tende a mantenere lo status quo, opponendosi ad ogni variazione poiché l’intelletto cerca l’esonero da tutto ciò che potrebbe condizionarlo, vuole essere libero di procedere secondo modalità già sperimentate, soddisfando quel bisogno di stabilità e sicurezza che caratterizza la maggior parte delle persone.
Ogni volta che il nostro comportamento si manifesta come il risultato di un processo razionale, iniziato con l’espressione «io penso», e che questo comportamento è stato coronato da successo, l’intelletto, nella sua funzione dualistica, tende a far si che i comportamenti che hanno avuto una risposta conforme alle aspettative diventino ripetitivi, cioè si compiano in modo preordinato, abitudinario, quasi istintivo.
La funzione dualistica dell’intelletto agisce costantemente sul comportamento, da un lato protegge il nostro egocentrismo dai “disturbi” delle novità che potrebbero distoglierci dalle occupazioni esistenziali, dall’altro ci stimola col desiderio verso le novità, in quanto fa presagire che nel nuovo ci sono le condizioni evolutive necessarie al miglioramento dell’esistenza umana.
Per queste ragioni modificare il comportamento che caratterizza la nostra personalità, nella prospettiva di migliorare le performance in borsa, si presenta come un impegno arduo, un impegno che può essere assunto solo se iniziamo esaminando ciò che già sappiamo, ossia ponendo le basi di partenza nell’autoconoscenza per poi procedere verso gli obiettivi che desideriamo raggiungere.
e pensiamo che questo sia l’unico tesoro della nostra vita.
Finiamo per attribuirgli tanto valore che il destino,
lo stesso che ci ha consegnato la moneta,
si incarica di riprendersela.
Chi ha molta paura di scegliere compie sempre la scelta sbagliata».
(Paolo Coelho)