Il quadrato del range
Nell’analisi di Gann il quadrato del range è uno degli strumenti di maggiore importanza. Per costruire questo quadrato è necessario individuare importanti punti di massimo e minimo in quanto il quadrato può essere realizzato sia da un massimo sia da un minimo. Facendolo partire da un minimo, ad esempio, si disegna una trendline al rialzo di 45° fino a quando questa non raggiunge il livello di prezzo dove noi avevamo individuato il massimo. Congiungendo quest’ultimo punto con il punto parallelo al minimo di partenza otteniamo il quadrato del range.
Lo stesso quadrato può essere realizzato partendo dal massimo e seguendo la stessa procedura con la sola eccezione di utilizzare una trendline al ribasso invece che al rialzo, e diretta chiaramente a raggiungere il livello di minimo e non di massimo. Il quadrato del range funziona molto bene su grafici settimanali o mensili.
Vediamo un esempio.
La figura è stata tracciata dal minimo registrato nell’ottobre 1998 sul mercato azionario italiano (indice Comit). Tracciando dal minimo una trendline al rialzo di 45° (1x1) individuiamo un punto di congiunzione tra la 1x1 e la linea orizzontale tracciata dal massimo di marzo 2000. L’intersezione di queste due rette chiude il quadrato Completando poi la figura, come spiegato, possiamo osservare la forte significatività spazio-temporale dei livelli individuati. Il trend assume forti connotazioni ribassiste se le quotazioni non creano nuovi massimi prima dell’uscita dal quadrato oppure se violano il livello del 50%.