Klinger Oscillator
L'oscillatore di Klinger è stato sviluppato per perseguire due obiettivi apparentemente contrastanti: essere sensibile ai segnali dettati dai massimi e minimi di breve, ma essere anche abbastanza accurato per riflettere il flusso di denaro nel lungo termine.
Il Klinger Oscillator si basa sui seguenti principi:
Il range di prezzo (massimo-minimo di giornata) è una misura di movimento ed il volume è la forza che sta dietro questo movimento. La somma di massimo, minimo e chiusura definisce il trend. Si verifica accumulazione quando la somma del giorno è maggiore della somma del giorno precedente; distribuzione nel caso opposto.
Il volume produce continui cambiamenti nei prezzi intra-day, segnalando così pressioni di acquisto o di vendita. Il KO quantifica la differenza tra il numero di titoli che sono stati accumulati o distribuiti ogni giorno come forza di volume.
Convertendo la forza di volume in un oscillatore che rappresenta la differenza tra la media mobile esponenziale a 34 giorni e quella a 55 giorni con una media trigger di 13 giorni, la forza del volume entrante ed uscente può facilmente essere misurata. Può tornare molto utile comparare questa forza all'azione del prezzo per identificare divergenze nei massimi o nei minimi.
Dal punto di vista interpretativo è bene ricordare che:
- I segnali più affidabili si verificano nella direzione del trend prevalente.
- Buoni segnali si hanno quando il KO diverge con il movimento del prezzo del titolo, specie su nuovi massimi o nuovi minimi in condizioni di ipercomprato/ipervenduto.
- Se il prezzo è in un trend ascendente, bisogna acquistare quando il KO cade verso livelli inusuali sotto lo zero, sale e incrocia di nuovo la trigger line. Bisognerà assumere posizioni corte in condizioni contrarie.
Cosa da tenere comunque a mente è che questo oscillatore genera buoni risultati per ingressi/uscite nella direzione del trend, mentre è molto meno efficace se usato contro il trend.