Linda Bradford Raschke
Possono i sogni diventare realtà? Evidentemente per Linda Bradford Raschke, una delle poche esponenti del gentil sesso sul terreno del trading, la risposta è affermativa. È infatti una delle poche persone a svolgere l'attività operativa direttamente fra le comode mura della propria abitazione, suscitando l'ammirazione e l'invidia della maggior parte dei suoi colleghi. Ma la Raschke non è nota solo per questo.
Nonostante la sua giovane età, visibilissima dal suo aspetto fresco e giovanile, opera sui mercati finanziari ormai da quasi 15 anni, e precisamente dal 1981, quando debuttò come floor trader di opzioni azionarie sul Pacific Cost Stock Exchange prima, e sul Philadelphia Stock Exchange poi. Da allora la sua carriera è stata costellata di successi, anche quando nel 1987 si concentrò esclusivamente sul futures trading, e del resto i successi raccolti quando gestiva il fondo comune della sua università non lasciavano dubbi sul suo futuro.
Piuttosto, è interessante notare l'evoluzione del suo approccio al trading: fondamentalista e di lungo periodo, inizialmente, tecnicista e di breve periodo, negli ultimissimi anni, e del resto, questo ricalca un cliché abituale fra gli analisti tecnici di successo. Per sua stessa ammissione, furono necessari tre-quattro anni prima di comporre in un quadro organico gli indicatori e le teorie che andava lentamente assimilando. È necessario credere alla Raschke quando afferma che preferisce evitare le informazioni provenienti dall'esterno, quali quelle fornite dal Wall Street Journal, dalle newsletter e dai commentatori televisivi: troppe persone, argomenta, permettono che fattori esterni influenzino la loro operatività. Se un sistema fornisce segnali di acquisto, nessun elemento esterno - né politico, né economico-internazionale, né di mercato - deve far cambiare idea: il mercato andrà comunque dove deve andare. È per questo che Linda Bradford Raschke prepara il suo piano operativo prima dell'apertura dei mercati, annotando i massimi e i minimi del giorno precedente, veri punti di riferimento per il day-trader.
Anche la Raschke è fedele al concetto di analisi tecnica intesa come l'arte di imparare a combinare una serie di oscillatori ed indicatori per confermare una conclusione. E a proposito di indicatori, Linda usa gli stessi algoritmi che impiegava all'inizio della sua attività: l'Arms Index, l'Advance Decline, i patterns costruiti sulle statistiche dei volumi e i put/call ratios, tutti per costruire lo scenario di fondo. il trend di lungo periodo. Per il breve periodo, invece, la nostra trader utilizza un approccio leggermente più complesso, basato prevalentemente sull'analisi grafica:"molti strumenti tecnici sono solo un aiuto per vedere quello che il chart già dice", osserva.
Per sua fortuna, la Raschke dispone di quella che lei chiama una libreria di patterns, ognuno dei quali ha le sue proprie regole. Come per esempio il breakout in un Nr7 day, che sta per narrow-range -seven day: ovvero, si avrà segnale di acquisto quando il range giornaliero sarà il più piccolo degli ultimi sette giorni. Questo non vuol dire che non si avvalga di altri oscillatori: fra i suoi preferiti citiamo il MACD Histogram, lo stocastico a 7 giorni con il %D a 10 periodi (oscillatore valido anche per il lungo periodo), e soprattutto la differenza fra le medie mobili a tre e dieci giorni, incrociata con una media mobile esponenziale a 16 giorni. Una precisazione: è sua convinzione che gli indicatori di breve periodo precedano quelli di lungo periodo. E il momentum notoriamente precede il prezzo.
Ancora alcune raccomandazioni: vanno evitati i mercati con ADX inferiore a 20 e declinante, perché questo indica scarse possibilità di variabilità dei prezzi, e per un trader di breve periodo la ricerca della volatilità è quasi esasperata. Oppure: non combattere la tendenza di un mercato (fading), evitare mercati con ADX superiori a 32 e in crescita. Seguire sempre lo stesso metodo in tutti i mercati ed avere sempre un piano d'azione all'apertura dei mercati.
E se il mercato si sviluppa in direzione contraria a quella prevista? Ovvero, come si comporterebbe la Bradford Raschke se, dopo essersi messa lunga, il mercato non prosegue nella direzione rialzista? La ricetta è semplice. Va attentamente osservata l'ultima ora di operatività, insomma, verificare come si comporterà il mercato alla fine della giornata e agire di conseguenza. In ogni caso, l'imperativo è: impiegare market orders, ovvero entrare ed uscire a prezzi di mercato, senza cercare di raggiungere le punte estreme dei prezzi: l'importante è essere sicuri che la posizione sia aperta e chiusa.
Ultimamente, Linda Bradford Raschke e Steve Moore hanno costituito la LBR Moore Trading, Inc., una società di ricerche specializzata in studi sulla correlazione e sulla stagionalità dei mercati. Gli ultimi sforzi di questa brillante trader sono tesi verso la costruzione di uno strumento fondato sulla teoria del Caos, una teoria suggestiva, anche se alcuni nutrono in merito alcuni dubbi. Non certamente noi, almeno dopo aver appreso le recenti performance della Raschke: il suo fondo ha reso il 110% nel 1993, con una perdita mensile massima del 2%. Non male veramente, per una "casalinga".
Citazioni:
- Forse la mia regola numero uno è: non cercare di trarre profitto da un cattivo affare, cerca solo di uscire alla svelta. (Linda Bradford Raschke)