Ritracciamenti
E’ più efficiente.
Vi porta in modo migliore là dove volete andare.
Ma gli incidenti sono più gravi.»
(Lawrence H. Summers)
Dopo un movimento rialzista, ma considerazioni analoghe valgono anche per i mercati ribassisti, si assiste ad una serie di prese di beneficio da parte degli investitori che, come si dice in gergo, "prendono profitto" dall'investimento effettuato. A volte questi ribassi sono brevi, a volte talmente violenti da lasciare l'investitore disorientato. Diventa così importantissimo poter valutare se il calo che seguire un rialzo è solamente una presa di beneficio o prelude ad una lunga e duratura inversione di tendenza.
Una regola generale
Come regola generale vanno monitorati attentamente i livelli di ritracciamento del 33%, 50% e 66%. Il ritracciamento del 33% non inverte la tendenza in atto, quello del 50% rende il titolo neutro e quella del 66% inverte la tendenza del titolo. Quando si assiste ad un ritracciamento del 100% ed oltre del movimento precedente le implicazioni tecniche sono importantissime e preludono a forti movimenti.
Altre suddivisioni dei movimenti
Va ricordato che questa suddivisione non è l'unica proposta, William D.Gann propone interessanti sistemi di calcolo dei ritracciamenti previsti e anche alcuni livelli di Fibonacci (0%, 23.6%, 38.2%, 50%, 61.8%, 100%, 161.8%, 261.8%, 423.6%) sono utilizzati sovente.