Teoria di elliott

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«Un uomo è ricco in proporzione al numero di cose di cui può permettersi di fare senza.»
(David Thoreau)


Ralph Nelson Elliott

Ralph Nelson Elliott è considerato ancora oggi, dai suoi estimatori, l'unico degno successore di Charles Dow nell'analisi dei movimenti dei mercati.

Ed infatti Elliott conferma in pieno gli studi di Dow, ma per primo introduce una serie di definizioni più precise per ogni singola fase di mercato; in particolare aggiunge una serie di elementi con uno specifico risvolto previsionale, ovvero non più mera individuazione della tendenza di mercato (al rialzo o al ribasso), ma anche calcolo dei livelli di prezzo raggiungibili.

Va detto peraltro che l'approccio di Elliott era volto a trovare una sintesi delle leggi che governano i fenomeni naturali, dei quali il mercato azionario costituisce semplicemente un aspetto; infatti Elliott affidava grande importanza all'osservazione sistematica della natura per coglierne i cicli più significativi.

Essendo appunto il movimento dei prezzi di mercato il prodotto di un'attività umana e quindi soggetta a regole naturali, esso tende ad esprimere sequenze ricorrenti di onde rialziste e ribassiste, riconducibili nel loro insieme ad un modello generale.

Di qui appunto il principio dell'onda, che si fonda infatti sul presupposto che ogni mercato rappresenta un fenomeno alimentato da flussi economici indotti da correnti psicologiche governate da leggi naturali; ove queste mancassero non sarebbe possibile registrare alcun equilibrio e i prezzi determinerebbero convulse fluttuazioni disorganizzate.

Il mercato deve essere considerato un fenomeno creato ed alimentato dall'uomo e pertanto permeato da tutti quegli atteggiamenti irrazionali che caratterizzano ogni giorno l'insieme degli operatori.

In altre parole la borsa è per Elliott un fenomeno di natura psicologica, che misura la dinamica pessimismo/ottimismo più che le reali condizioni delle imprese; il mercato non registra sostanzialmente gli eventi politici, economico sociali, bensì le reazioni dell'uomo a questi eventi.

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La grande onda di Kanagawa. Hokusai Katsushika 1760-1849.


Come nella teoria di Dow, la teoria delle onde di Elliott distingue il movimento dei prezzi in termini di onde. A partire dai lontani anni Venti, R.N. Elliott sviluppò una metodologia originale di ondate di prezzi, dalle qualità previsive elevate. Nella teoria di Elliott, le onde che si muovono in sintonia con il trend sono chiamate impulse waves, mentre quelle che si muovono contro il trend sono chiamate corrective waves.

Modello teorico.jpg

Le onde 1,3,5 sono onde impulso (impulse waves) mentre la 2 e la 4 movimenti di correzione (corrective waves). La sequenza a, b, c corregge l’intera evoluzione di cinque onde. Tutti i movimenti possono essere suddivisi in onde di grado superiore.

Ricapitolando

  • Le onde 1,3 e 5 sono le onde impulsive (Inpulsive Waves);
  • Le onde 2 e 4 sono le onde correttive (Corrective Waves) dell’onda 1 e dell’onda 3;
  • La sequenza a, b e c rappresenta la correzione dell’intero movimento.

Questo schema di base è identificabile sia nei grafici a breve che nei grafici a lungo termine. Una volta che il ciclo si è completato ne inizia uno nuovo. Ovviamente questa è una grande semplificazione, molte sono le varianti e gli accorgimenti da adottare, tuttavia lo schem primario rimane questo.

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