Triplo minimo
(George Santayana)
Il triplo minimo è una figura grafica di inversione caratterizzata da tre minimi allo stesso livello e, più o meno, equidistanti tra loro. La sua controparte ribassista è il triplo massimo.
Il triplo minimo
Il triplo minimo è una figura grafica molto rara, rappresenta un'evoluzione del doppio minimo, una "variante" del testa e spalle, e una semplificazione del rettangolo.
I punti di contatto con le altre formazioni grafiche sono veramente molti, nella sostanza si tratta di un doppio minimo dove la battaglia tra compratori e venditori non ha ancora un vincitore e quindi i prezzi reagiscono ancora senza fuoriuscire dalla formazione. D'altronde il testa e spalle si differenzia dal triplo minimo per il solo fatto di avere il secondo massimo più elevato degli altri due, un minimo dove temporaneamente l'esercito ribassista prevale su quello rialzista.
Per il resto le considerazioni relative ai volumi e agli obiettivi teorici minimi e massimi, nonché all'eventualità che si verifichino dei pullback sono le stesse del doppio minimo. Inoltre, non è necessariamente detto che i tre picchi debbano essere esattamente allineati, ne che tali siano i due minimi (massimi) interni.
Piuttosto, occorre verificare la profondità delle valli ed alla distanza temporale fra un picco e l'altro, il rischio che si tratti piuttosto di una figura di continuazione (triangolo) è troppo serio per essere corso.
I forti segnali operativi che la figura racchiude sono compensati dalla rarità della formazione, il doppio minimo che, va ricordato, precede sempre la formazione di un triplo minimo è molto più frequente e veloce, tuttavia l'affidabilità di questa figura è estremamente elevata e l'inversione dei prezzi che segue è quasi sempre di notevole dimensione.
Alcune accortezze da avere
In ogni caso le formazioni vanno studiate attentamente, va analizzato il contesto nel quale queste si formano, una particolare attenzione si deve porre nell'analizzare il tempo di formazione e il volume degli scambi effettuati durante la formazione della figura grafica.
Risulta di fondamentale importanza il tempo che caratterizza la durata e l'ampiezza della figura; in generale maggiore è il tempo che intercorre tra i minimi, maggiore sarà il significato di tale figura relativamente alla reazione susseguente. Sia nelle formazioni di triplo massimo che in quelle di triplo minimo è facile assistere ad un pullback o ritracciamento temporaneo.
In questo caso, a seguito della rottura del modello, si può rilevare un temporaneo movimento laterale appena sopra la figura del triplo minimo. Questo tipo di movimento è molto importante poiché si tratta di una riaccumulazione sopra una resistenza, solitamente prelude a forti strappi delle quotazioni.
Calcolare il target
Il calcolo del target per un triplo minimo è molto semplice, semplicemente si proietta dal punto di break-out il range della figura, calcolato dal picco più alto al punto di reazione più basso.
Il livello individuato rappresenta il primo obiettivo della figura, quello minimo che è lecito attendersi. Non ha senso liquidare le posizioni su questo livello ma, piuttosto, si revisioneranno gli stop prestando particolare attenzione alla qualità del movimento, indizi di indebolimento saranno l'occasione per stringere ulteriormente lo stop della posizione.
Il secondo target, quello limite per la conformazione, si calcola proiettando dal punto di breakout la distanza tra l'inizio del trend e il minimo della figura.
Un livello da calcolare sempre e da indagare qualitativamente quando, e se, i prezzi andranno a toccarlo.
Modello Teorico
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