Undici Settembre Duemilauno
(Charles Dickens)
A volte i crolli delle quotazioni sono scollegati da un’euforia precedente o da una forte crescita delle quotazioni ed avvengono per panico emotivo. Emblematico, a causa della sua imprevedibilità, è stato l’attacco terroristico compiuto negli Stati Uniti l’11 settembre 2001. È stato un evento drammatico per tutta l’umanità, tanto immane da modificare radicalmente, direttamente o indirettamente, il comportamento e il rapporto tra gli esseri umani; nemmeno i chiaroveggenti che con le loro potenti sfere di cristallo sono capaci di vedere a distanza, di percepire il pensiero altrui e di viaggiare oltre il tempo, sono riusciti a prevedere questa immane tragedia.
Questo evento catastrofico non poteva risparmiare l’economia e con essa le borse di tutto il mondo che hanno reagito con vistosi e incontrollati movimenti delle quotazioni, causati dal panico degli investitori.
Questi i fatti: martedì 11 settembre 2001 due aerei di linea dirottati colpiscono le torri gemelle a Manhattan distruggendole, mentre un terzo aereo è proiettato verso il Pentagono a Washington e lo centra distruggendo un’ala esterna dell’edificio. I danni materiali sono immensi, le vittime dell’attacco sono alcune migliaia e l’impatto emotivo è fortissimo per tutti. L’attacco si è svolto in quattro fasi sviluppatesi in un’ora e venticinque minuti. Gli orari si riferiscono all’ora locale, quella di New York.
- 8:45 Il volo 11 da Boston a Los Angeles si schianta sulla torre nord del World Trade Center.
- 9:03 Il volo 175 da Boston a Los Angeles colpisce la torre sud del World Trade Center.
- 9:43 Il volo 77 da Washington a Los Angeles si schianta sul Pentagono.
- 10.10 Il volo 93 da Newark (NY) a San Francisco precipita a Somerset Country in Pennsylvania.
La borsa di Wall Street è ancora chiusa e non aprirà per due giorni, mentre quella italiana rimane aperta e la reazione degli investitori non si fa attendere. Dopo una prima fase di sgomento, gli investitori di Piazza Affari reagiscono con modeste vendite, non ci si rende conto pienamente che non si tratta di un incidente. Trascorsi i primi minuti, segue una seconda fase con cessioni sempre più consistenti a prezzi calanti. Le quotazioni scendono notevolmente, subentra il panico collettivo e l’indice crolla in poche ore. L’andamento dei movimenti è riportato nei grafici, la loro configurazione rende superfluo ogni commento.
In una sola giornata il Mibtel perde il 7,42% e il Mib30 il 7,79. È il peggior crollo che si sia verificato dal 1994. Per contro, l’oro sale del 6% e il brent tocca nuovi massimi con un aumento del 5,9% che lo porta a 29,3 dollari al barile.
Nel grafico candlestick a 5 minuti si vede chiaramente, anche a livello rappresentativo, come l’abbandono della quota 31.800 abbia portato in poco più di due ore le quotazioni del Fib a 28.400 con un’escursione di oltre 3.000 punti.
Un’opinione più dettagliata sulle variazioni delle quotazioni di Piazza Affari si può immaginare consultando le tabelle degli indici Mib30 e Numtel.
Il settore colpito più duramente dalle vendite è quello assicurativo, che accusa una perdita media dell’11,36%.
Eventi come il crollo della borsa a seguito degli attentati terroristici dell’11 settembre sono totalmente imprevedibili. L’attacco dell’11 settembre 2001 mostra come il movimento da panico riguardi, in modo particolare, i titoli che sono messi in relazione agli eventi. Nel caso in questione, l’attacco alle torri gemelle di New York è avvenuto con aerei di linea. Non sarebbe stato difficile prospettare il crollo dei titoli delle compagnie di trasporto aereo, delle assicurazioni e delle agenzie internazionali del turismo nelle giornate successive.
Riporto, a puro titolo di esempio, il grafico della società Viaggi del Ventaglio che si occupa proprio di turismo internazionale. Gli investitori, presi dal panico, si sono precipitati a vendere facendo letteralmente crollare, sotto il peso delle vendite, la quotazione del titolo.
Variazione delle quotazioni:
- 10 settembre 2001 chiusura a 2,7060.
- 11 settembre 2001 chiusura a 2,4580 con un ribasso del 10,49%.
- 15 novembre 2001 minimo a 1,43 con un ribasso del 48,26% dal 10 settembre.
Molte vendite furono dettate dal panico ed ebbero natura emotiva, finita la pressione ribassista le quotazioni trovarono un punto di equilibrio e formarono un movimento laterale a cui fece seguito una crescita, con il raggiungimento di un nuovo massimo a 3,58 euro il 26 febbraio 2002: un livello di prezzo nettamente superiore a quello del 10 settembre.
Citazioni:
- Quando ero risk-manager avevo un boss ossessionato dal rischio. Pensava in continuazione a tutto quello che poteva nuocere in qualche modo alla società, al portafoglio. Ad un certo punto mi obbligò a creare un piano d'emergenza nel caso in cui un aereo si fosse schiantato in ufficio, cosa che ritenevo assolutamente impossibile... fino all'11 settembre...! (Nassim Taleb)