Volatilità

Da traderpedia.
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Tu proverai sì come sa di sale | lo pane altrui,
e come è duro calle | lo scendere 'l salir per l'altrui scale.

(Dante Alighieri)


La volatilità non solo è alla base dei più svariati sistemi di trading, ma è il sale del trading dato che, se non esiste volatilità il rischio di operare in trading range ristretti è elevato. Anche la volatilità entra in gioco nella valutazione di un trading system che deve comportarsi bene in presenza di diverse fasi, più o meno volatili, del mercato. Se poi si considera che la volatilità è alla base di disparate tecniche di analisi (il point and figure, per esempio, o le bande di Bollinger) si capisce bene l'importanza che assume la ricerca di una misura più o meno univoca.

Il concetto di volatilità

Il concetto di volatilità può essere discrezionale: per volatilità si potrebbe, ad esempio, intendere il rapporto tra la lunghezza del percorso che il prezzo effettua tra un punto ed un altro punto e la lunghezza della retta congiungente i due punti. Una semplice misura della volatilità è data dal range, ovvero dall'escursione massima (H-L) fatta segnare dai prezzi nell'arco del periodo osservato, è una soluzione che funziona bene la maggior parte delle volte ma che non tiene conto del gap di apertura.

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Volatilità a 5 periodi sul future spmib a 5 minuti.


Molti profittevoli sistemi automatici basano il loro motore operativo proprio sulla variazione del range di oscillazione dei prezzi. Infatti la volatilità, o meglio il cambio di volatilità, racchiude interessanti indicazioni tecniche che anche i trading system possono raccogliere. Grazie alla misurazione della volatilità è possibile, ad esempio, creare un sistema che modifichi i valori di stop e i parametri delle medie in funzione della volatilità e della direzionalità.
Inoltre molti falsi segnali, al pari delle rotture proprie dell'analisi grafica, risiedono su candele a bassa volatilità, è quindi possibile stabilire un filtro che inibisca il generarsi di condizioni operative al di sotto di una minima volatilità.

Nella costruzione di un piano di trading la volatilità dello strumento finanziario che andremo a tradare è assolutamente fondamentale, in una serie storica, più o meno lunga, possono esserci svariati tipi di volatilità, alcuni funzionali alla strategia e altri molto insidiosi. Generalmente se la volatilità si accompagna con la direzionalità i sistemi di trading funzioneranno bene, se la volatilità è senza direzionalità si presenteranno numerosi falsi segnali e se manca la volatilità il sistema, che ci sia o meno la direzionalità, genererà pochi segnali.

Le situazioni che mettono a dura prova anche un buon sistema sono quattro, volatilità e direzionalità possono combinarsi rendendo efficiente o meno la nostra strategia nei seguenti modi:

Alta volatilità e alta direzionalità

Questa alchimia è la migliore e la più attesa, quando un mercato si muove tanto e nella stessa direzione permette di cavalcare i trend facilmente e con grossi profitti. Qui sono molto efficienti i sistemi "volatility breakout" che possiedono l'accoppiata migliore: alta volatilità e alta direzionalità.

 

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L'accoppiata migliore, alta volatilità e alta direzionalità.


Generalmente questa fase non dura moltissimo ma la velocità con la quale muove i prezzi, fa sì che i profitti siano altrettanto veloci nel formarsi poiché spesso si presenta come un'accelerazione del movimento in atto.

Alta volatilità e bassa direzionalità

La bassa direzionalità fa sì che il sistema di trading si giri spesso grazie alla volatilità elevata. In questa fase generalmente le strategie di trading rendono parte del guadagno al mercato ma entrano in funzione i filtri per evitare una iperoperatività, applicati dai trader più prudenti. Questa fase, di grande incertezza, solitamente non ha una grossa estensione temporale.

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Alta volatilità e bassa direzionalità, l'indecisione difficile da cavalcare.


E meno male che non dura molto! In questa fase il trailing stop limita i danni se il movimento è compreso nella sua attivazione, altrimenti si restituiscono parte dei profitti generati e purtroppo, a causa dell’alta volatilità, lo si fa molto in fretta.

Bassa volatilità e alta direzionalità

Se la volatilità è bassa ma la direzionalità è elevata, il sistema genererà pochi segnali ma profittevoli, è una buona condizione di mercato per i sistemi "trend following" mentre è pessima per i "volatility breakout" che non generano alcun segnale a causa della bassa volatilità.

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Bassa volatilità e alta direzionalità, un tranquillo periodo di profitti facili.


La formazione dei profitti è relativamente lenta ma in compenso i segnali sono pochissimi o spesso unici. Si prende posizione e la si mantiene pronti a girarsi quando esplode la volatilità contraria.

Bassa volatilità e bassa direzionalità

Senza usare troppa diplomazia è il peggio del peggio, una situazione che è propria dei mercati poco liquidi o di fasi congestionate, se la fase dura troppo a lungo gli indicatori del sistema si appiattiscono e quindi se non si dispone di adeguati filtri che misurino la volatilità, si attraversa una fase definita "spaccaossa" che porta via molti profitti.

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Bassa volatilità e bassa direzionalità, indecisione e attesa da parte del mercato.


Nel trading sistematico intraday volatilità e direzionalità mutano improvvisamente, ad esempio a seguito del rilascio di dati sensibili. In questo caso anche un’enorme volatilità può risultare insidiosa e generare costi di slippage o guadagni e perdite di grande entità ma improvvise. Un buon sistema deve essere in grado di guadagnare nelle condizioni di volatilità e direzionalità alte e di non perdere troppo nelle altre condizioni. Una verifica grafica all'interno delle diverse composizioni è consigliata.

Misurare la volatilità

La Volatilità misura l’escursione del prezzo di uno strumento finanziario rispetto a dei valori osservati, nella definizione di volatilità si parla di “valori osservati” e non di “periodo precedente” perché la volatilità può essere misurata in diversi modi ma principalmente i trader utilizzano:

Non si tratta ovviamente della totalità dei metodi validi per misurare la volatilità, bensì dei primi approcci che permettono di capire la forza dei prezzi per meglio valutare un possibile breakout dei prezzi. Un'altra misurazione della volatilità è rappresentata dalla luce di una candela, molto preziosa proprio quando il buio è totale, meno utile al sorgere del sole, si tratta dell'analisi candlestick che consente di misurare la forza dei prezzi, la volatilità e la qualità dei movimenti. 

In un piccolo cilindro bianco, nero o privo di colore se apertura e chiusura coincidono, sono racchiuse informazioni preziose poiché non vi è nulla di più aderente ai prezzi della loro sequenza, direzione e ampiezza: tutte informazioni racchiuse in un candlestick.

Vedi anche: