Onde di Wolfe
(Kahlil Gibran)
Il terzo principio della dinamica enuncia: "Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria". Partendo da questo principio Bill Wolfe ha ideato un metodo indipendente che non si avvale di onde di Elliott, oscillatori, medie mobili, processo stocastico, Macd, farfalle di Gartley o di qualsiasi altro strumento abituale di analisi tecnica.
La Wolfe Wave è stata proposta al pubblico per la prima volta nel famosissimo libro "Street Smarts" di Linda Bradford Raschke e Laurence A. Connors e può essere utilizzata per il trading su oro, azioni, Forex, materie prime, ETF, indici, valute, opzioni e tutti gli altri settori.
1) Si parte dal punto 2 che deve essere un TOP.
2) Si trova il punto 3 che è il primo bottom dopo la discesa dal punto 2.
3) Si torna indietro e si colloca il punto 1 che è il bottom precedente il punto 2. Il punto 3 deve essere più basso del punto 1.
4) Il punto 4 è il top successivo al punto 3 ed è buona regola che:
a) 4 sia più basso di 2.
b) la differenza tra 4 e 2 sia superiore alla differenza tra 1 e 3 in modo che le trendline costruite 1-3 e 2-4 siano convergenti.
5) Il punto 5 è il bottom successivo a 4 e deve oltrepassare la trendline costruita partendo da 1 e che passa per il punto 3.
6) Il rientro del prezzo sopra la trend 1-3 rappresenta il punto d’entrata.
7) Il target è rappresentato dall’intersezione della linea che parte dall’1 e passa per il punto 4 (chiamata EPA line) con la verticale che parte dalla intersezione tra le trend 1-3 e 2-4 (che rappresenta la coordinata temporale ETA) per essere rialzista la linea dell’EPA dev’essere ascendente quindi il punto 1 dev’essere più in basso del punto 4.
9) Lo stop va posizionato appena sotto il punto 5.
10) E' consigliabile alleggerire la posizione nel caso in cui una volatilità eccessiva fa schizzare il prezzo e gli fa toccare la EPA line prima dell’ETA
