Utilizzare Fibonacci con i candlestick
Osserviamo il grafico seguente. Un trend ribassista ha portato i corsi da circa 8€ a circa 3,5€ in poco più di un mese. Tra settembre e ottobre i prezzi trovano una loro stabilità e creano un movimento laterale, dopo un trend ribassista così violento le inversioni possono generalmente avvenire in due distinti modi:
1) Un violento V-reversal;
2) Una interruzione della discesa con una lateralità dei corsi.
A dire il vero a volte il ribasso non si conclude proprio e il titolo viene cancellato dal listino proprio come successe con Parmalat o con Enron, ma si tratta di casi rari che ci ricordano di non anticipare un segnale. L’esempio proposto interrompe la discesa dei corsi con una lateralità che lascia immaginare un rimbalzo.
Vanno evidenziati i punti di swing high e swing low e applicando lo studio grafico “ritracciamenti di Fibonacci”, dal massimo al minimo del movimento, vengono individuati i livelli di possibile ritracciamento dei corsi ovvero a 23.6%, 38,2%, 50%, 61,8%, 78,6% e 100%. Il risultato grafico è quello che segue.
I livelli individuati sono da intendersi come “probabili punti di tensione dei prezzi” e non come resistenze, pertanto il trader che plotta i ritracciamenti di Fibonacci dovrà prestare particolare attenzione ai livelli individuati e non considerarli punti di chiusura di un eventuale trade rialzista. Sono dei potenziali punti dove prendere profitto e quindi si dovrà indagare il livello con l’analisi candlestick.
Se, ad esempio, in prossimità di un livello di Fibonacci si scatena una volatilità contraria al movimento il livello sarà “validato” come resistenza o supporto e come tale verrà trattato. Aggiungiamo dei dati al nostro grafico.
Il livello di ritracciamento posto a 38.2% ha interrotto la ripresa dei corsi, ha scatenato una battaglia tra compratori e venditori che per diverse sessioni si sono scontrati lateralizzando sotto il livello e, infine è stato violato. Ma come è stato violato?
Con una candela a bassa volatilità e con una upper shadow più estesa della lower shadow, quasi uno Spinning top|spinning top a bassa volatilità. Come ben sa chi conosce l’analisi candlestick le rotture dei livelli di resistenza e supporto devono scatenare interesse, creare volatilità e chiusure sulla forza o debolezza. Così, in questo caso non è.
Gli indizi sono molti:
1) Il livello di 38,2% ha fermato i corsi lateralizzando per diverse sedute;
2) Il test del livello ha scatenato volatilità contraria;
3) La “rottura” del livello è avvenuta con un candlestick a bassa volatilità;
4) La successiva candela ha ricacciato i corsi sotto la resistenza.
C’è abbastanza per ipotizzare una tenuta del livello e quindi per prendere velocemente profitto. Aggiungiamo altri dati.
Il livello di 38,2% era effettivamente una resistenza importante che, peraltro, non era possibile individuare dal trend ribassista precedente. I corsi sono scesi velocemente, hanno rotto il livello di 23,6% e poi hanno trasformato lo stesso livello in una resistenza. Infine i corsi sono scesi a ridosso del punto di swing low.
E ora? Ora ricomincia tutto, la prossima candela sarà fondamentale per capire se il livello 0% verrà considerato dal mercato un supporto, alcuni trader faranno un’operazione di swing trading, altri attenderanno e i più non sapranno cosa fare. Ma questa è un’altra storia.