Il quadrato del massimo
Questo quadrato si ottiene costruendo i diversi angoli ribassisti da un massimo e gli angoli rialzisti dal livello zero, ma dalla stessa data del massimo. Quanto più tempo è trascorso dal massimo preso in considerazione, tanto più importante sarà il quadrato che da esso si genera. Il punto d’incrocio delle rette rialziste e ribassiste rappresenta un ritracciamento del 50% assoluto. Solitamente si costruisce tale quadrato per i massimi più espressivi che hanno generato inversioni di medio-lungo periodo oppure dal massimo relativo più recente e da quello più alto in assoluto.
Prendiamo come esempio l'indice COMIT e facciamo partire il quadrato del massimo dal picco di maggio 1986. Tracciamo una linea di tendenza a 45° (1x1) fino a quando questa non incontra lo zero sull’asse delle ordinate, ossia quando la retta interseca l’asse delle ascisse dove sono riportati i valori temporali. Congiungiamo il punto di tangenza della retta a 45° con il punto parallelo al massimo di partenza. La figura costruita è un quadrato che ha come massimo l'angolo in alto a sinistra e come minimo l'angolo in basso. Da questi due angoli si fanno partire tutte le linee di tendenza generate dagli angoli di Gann individuando così dei significativi livelli di supporto e resistenza per i prezzi futuri. Da un punto di vista operativo si deve prestare particolare attenzione quando i prezzi escono dal quadrato del massimo.
Nell'esempio la scala è stata dimensionata secondo i criteri spazio temporali di Gann ed è stato utilizzato un grafico mensile. Se il massimo di partenza non è mai stato violato, e se il prezzo ha mantenuto sempre una chiara connotazione ribassista va prestata particolare attenzione al livello di prezzo rappresentato dal 50% del massimo di partenza dove è molto probabile una reazione contraria.