Struttura di un candlestick

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Per poter disegnare un candlestick dobbiamo disporre di quattro dati:

  1. L'apertura
  2. La chiusura
  3. Il minimo
  4. Il massimo

Mentre nel grafico a barre l'oscillazione del prezzo nell'unità di tempo definita (ora, giorno, settimana, mese) è rappresentata da una linea verticale, nel candlestick utilizziamo una figura chiamata candle-line formata da un corpo centrale chiamato real-body e da due appendici collegate chiamate upper shadow (ombra superiore) e lower shadow (ombra inferiore).

Candlestick barre.jpg


Gli estremi della figura sono dati dal prezzo minimo e da quello massimo come nel grafico a barre, mentre il real-body si ottiene dalla differenza tra il prezzo di chiusura e quello di apertura. Se la chiusura risulta essere superiore all'apertura allora avremo un rettangolo bianco, mentre se la chiusura risulta essere inferiore all'apertura il real-body sarà nero. Osservare un grafico con i candlestick richiede una particolare attenzione alle singole candele ed al loro colore; se una candela è nera, il mercato è stato ribassista in quella sessione e si suppone che indichi una forza orso predominante (pressione al ribasso). Se la candela è bianca, invece, si suppone una forza rialzista, poichè dall'apertura alla chiusura il prezzo è salito. Vanno tenuti più in considerazione i prezzi di apertura e di chiusura piuttosto che i prezzi limite, ritenuti fluttuazioni con importanza minore.

Nonostante anche con il grafico a barre si possa rappresentare l'apertura, è indubbia la minor immediatezza con cui si possono fare certe valutazioni rispetto al candlestick, che riesce a visualizzare anche configurazioni contenenti più di una candela (comunemente definite patterns), che rappresentano segnali della futura direzione del mercato.

Struttura candlestick.jpg

I Patterns possono invertire il trend (reversal patterns) o rafforzare, con le loro indicazioni, il trend corrente (continuation patterns).

Vedi anche: