Gli angoli di Gann

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Tracciando delle rette dai massimi e dai minimi relativi o assoluti, con coefficienti angolari definiti, Gann scoprì che spesso le rette coincidono con importanti livelli di supporto o resistenza e che, controllando la posizione dei prezzi rispetto alle rette tracciate, è possibile determinare i punti d’inversione del trend, l’accelerazione del movimento in atto e la sua durata.

Le rette vanno tracciate rispettando determinate proporzioni tra l’unità di prezzo e l’unità temporale; Gann pone al centro del suo discorso l’angolo di 45° che rappresenta il punto d’equilibrio ottimo tra prezzo e tempo poiché, ad ogni incremento dell’unità di prezzo, fa corrispondere un’unità temporale.

Gann grafica 1.JPG

 

In altre parole, una retta con coefficiente angolare di 45° viene tracciata, al rialzo o al ribasso, rispetto al punto preso in considerazione, con una “velocità” di un’unità di prezzo per ogni unità di tempo. Alcuni esempi: un centesimo per ogni giorno (di borsa aperta), una centesimo per ogni settimana, per ogni mese, un punto per ogni giorno, per ogni settimana e così via.

Gli angoli di Gann permettono di:

• Costruire delle trendlines di supporto e resistenza partendo da un solo minimo o massimo;
• Monitorare la salita o la discesa del titolo in base alla pendenza dell’angolo;
• Prevedere dei livelli in grado di causare l’inversione del movimento in atto.

Come regola generale, se il trend è rialzista gli angoli vanno tracciati dai minimi relativi sempre più alti. Se tutti i punti che gli angoli individuano (che ovviamente salgono con il passare del tempo) sono rotti al ribasso si deve considerare il trend interrotto. Viceversa, se la tendenza è ribassista gli angoli si tracciano dai massimi più bassi. Vi sono anche altri punti dai quali tracciare gli angoli come vedremo nel proseguo della trattazione.

Nella tabella che segue è riportato il riepilogo degli angoli di Gann.

Tabella angoli.jpg


Vedi anche: