La visione del mercato e gli errori cromatici

Da traderpedia.
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"Non c'é nulla interamente in nostro potere,
se non i nostri pensieri."

(Cartesio)


La nostra mente non fornisce una visione obiettiva della realtà ma solo una sua interpretazione, è necessario guardare il mercato senza filtri deformanti. Molti sono i metodi per osservare i mercati ma, in generale, occorre:

• Una condizione di distacco e tranquillità
• Rilassamento
• Concentrazione
• Sviluppo della consapevolezza

Se lo spirito è tranquillo le cose appaiono improvvisamente chiare. Un vecchio saggio cinese era solito affermare che non occorre cercare la verità, basta far cessare la visione.

La verità è un concetto della mente che non corrisponde mai a quello che è. Siamo convinti che la verità sia esprimibile a parole, o a schemi precostituiti come ad esempio le figure grafiche, cerchiamo una definizione, una formula che esprima qualcosa di definitivo e assoluto come un sistema automatico. Continuiamo a guardare la nostra idea del mercato e non il mercato che non è mai troppo difficile per chi non ha preferenze.


Quando tori e orsi sono entrambi assenti ogni cosa diviene chiara e senza travestimenti.
Ma fate anche la più piccola differenza e denaro e performances si allontanano all'infinito.

Come regola generale:

Se incontri il toro, uccidi il toro.
Se incontri l'orso, uccidi l'orso.


Sono sicuro che ci siamo capiti, ricordate che è il modo di condurre il gioco interiore che decide se riuscirete a far soldi in borsa.

Osservare e scoprire il mercato

L'analisi tecnica è una delle tante strade per arrivare ad osservare e scoprire il mercato, lo scopo ultimo dell'analisi tecnica non è quello di fornire strumenti perfetti ma è quello di costruire le impalcature per sviluppare le regole del nostro gioco interiore. come tutte le impalcature l'analisi tecnica va eliminata quando si sono costruite le regole perché non serve più, fa parte di noi e del nostro agire inconsapevole.

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Un antico Koan giapponese recita le seguenti parole: "che colore ha il vento?".

Noi possiamo adattarlo così: "che colore ha il mercato?".

Vi starete chiedendo cosa significa, come può avere un colore ciò che esiste solo nella nostra mente? Come posso colorare il vento o il mercato?

Semplice. Ognuno di noi colora il mercato perché lo percepisce in modo diverso. Se siete fondamentalmente rialzisti vedrete in prevalenza i segnali che concordano con la vostra opinione, se siete ribassisti non basterebbero tutti gli indicatori inventati fino ad ora per convincervi che il mercato è destinato a salire. ed è un grosso problema. Conosco operatori e persino gestori che si sono rovinati con le loro stesse mani. E solo per una percezione sbagliata!

Guardate l'immagine che segue, in internet si trovano molti esempi di illusioni ed errori cromatici ma questa immagine li batte tutti. Osservatela bene.

Bellissimi colori vero? Notato nulla? Scommetto di no, osservatela nuovamente ma con occhi nuovi, fissate da vicino la vostra attenzione su un preciso punto, al centro dell'immagine, e non sbattete le palpebre o distogliete lo sguardo per 10 secondi. Impressionante vero? L'immagine sparisce, è cambiato solo il modo di guardarla.

E nel trading? Vi siete mai chiesti cosa accomuna tutti i trader di successo? E intendiamoci, per trader di successo non intendiamo il gestore con stipendio a 9 cifre, quello non è un vero trader, se lo fosse opererebbe per conto suo. Tutti i trader di successo sono accomunati da una grande consapevolezza. L'indifferenza e il distacco dal mercato.

L’altro aspetto interessante da approfondire è quello dell’analisi dei principali errori, cromatici o visivi, che ripetutamente l’investitore compie.

Per errori cromatici e visivi intendo tutti gli errori di "percezione" sia di situazioni che di mercato.

I principali errori

I principali errori sono:
• La fretta dei risultati
• Le preferenze "di mercato" e le convinzioni (per me non può salire o scendere oltre...)
• La trappola dei titoli famosi
• Operare in controtendenza e rincorrere i massimi e i minimi
• La fiducia nell'analisi tecnica
• L'assuefazione da trading


  • La fretta dei risultati

La fretta è cattiva consigliera, ma non esiste situazione al mondo che susciti tanta fretta da parte del novizio quanto la speculazione in borsa. Sembra quasi che la borsa debba chiudere permanentemente tra pochi mesi o che le opportunità attuali siano irripetibili ed uniche. Dobbiamo entrare nel mercato e subito. Farlo è dannoso e non farlo è frustrante, nell'ambiente dei traders si è soliti definire questa fase come la più costosa sessione di addestramento. Ci passano tutti!

Mi ricordo di una persona, nel 1987, che dopo aver letto alcuni libri di analisi tecnica e fondamentale comprò una copia del Sole 24 Ore e munito di calcolatrice calcolò tutti i P/E fino a trovarne uno elevatissimo. Il ragionamento di base era tanto stupido quanto limpido: "in soli 3 anni, e solamente con i dividendi, c'è il 100% di utile. Come può la gente non accorgersi di un simile affare?" Il titolo era Finrex ord. Acquistato il titolo la quotazione passò velocemente da circa 700 lire a oltre 900. La posizione fu chiusa e la persona in questione era convinta di essere più furba del mercato

Volete sapere come andò a finire? Finrex crollò e in seguito venne sospeso, poco male direte, tanto la posizione era chiusa. Vero ma l'investitore sprovveduto ripete l'esperimento e perse tutto il guadagno e buona parte degli utili. Come conosco questa storia? Ebbene quella persona ero io!

La fretta di dimostrare agli altri la mia "bravura" mi era costata cara, ma potete credere che errori del genere non ne ho più fatti.

  • Le preferenze di mercato

Abbiamo brevemente accennato che scopo primario è "uccidere" il toro e l'orso per raggiungere la vera obiettività. Ma cosa significa e ancora come farlo? Quando si è in posizione è difficile ammettere di aver sbagliato, si accede al sintomo da frustrazione. Con le preferenze si compie una scenta di campo, ci si sposa o quantomeno ci si fidanza con uno strumento finanziario e quando l'acquisto genere una perdita compaiono le seguenti espressioni:

• Il mercato sta sbagliando

• Più di così non può scendere (o salire)

• La colpa è di ... (segue un colpevole immaginario che ovviamente non ha nessuna colpa)

• E per finire l'abusatissimo: "Ma dove vuoi che vada?"

Preferenze e giustificazioni vanno a braccetto, un trader immaturo ha sempre bisogno di entrambi.

  • La trappola dei titoli famosi

Qui non occorre andare lontani con la mente. Chiedete a vostra moglie perché prende la tal marca del tal prodotto. La prima risposta sarà probabilmente: "perché è il migliore" insistendo sulle reali motivazioni vi risponderà: "perché me l'hanno consigliato" insistendo ancora: "perché ho visto la pubblicità e mi ha convinto".

Lo stesso discorso vale per i titoli azionari, emblematico è il caso del titolo Bulgari ord, passato dalle iniziali 8.000£ a oltre 30.000£ tant'è che si è deciso di frazionare il capitale sociale a 100 lire per azione! Buona parte dell'appel del titolo è intriso nel nome che porta, immaginate se venissero quotate tutte le squadre di calcio, credete che la gente non li comprerebbe per poter dire "un pezzo è mio"?

Veramente non lo credete possibile? 

  • Operare in controtendenza e rincorrere i massimi e i minimi

Nessuno, e quando dico nessuno sono proprio categorico, può individuare in anticipo i massimi ne minimi assoluti di un qualsiasi movimento. È solo la troppa autostima che ci spinge a porre in essere tale ricerca. Prefiggiamoci degli obiettivi di prezzo ma non inseguiamoli ciecamente, a volte è molto doloroso.

  • La fiducia nell'analisi tecnica

È come per la religione, tante cose sono la negazione dell'evidenza dei fatti ma o ci si crede o non ci si crede, non sono ammessi ripensamenti e tentennamenti. Troppa fede, in qualsiasi cosa, annacqua la mente e ci impedisce di ragionare con la nostra testa. Se una formazione rialzista appare nel bel mezzo della nostra convinzione ribassista non credetegli subito, osservatela dubbiosi. Il dubbio, il grande bubbio, deve essere sempre presente nel trader, i prezzi hanno sempre ragione.

Ricordate:

GRANDE FEDE
GRANDE DUBBIO
GRANDE SFORZO

Sembra che siamo capaci di stancarci da ogni cosa ma che dal mercato non si riesca mai ad uscire. Io stesso (e fu l'ultima volta) me ne andai in vacanza con una forte posizione aperta, il trend era buono e le prospettive pure, ma che vacanza infernale! Portai a casa un +26% ma arrivai stressato e teso al nuovo ciclo lavorativo. Staccate la spina ogni 6 mesi, consideratelo una sorta di "tagliando del mercato", datevi una regolata e controllate che tutti i vostri meccanismi della percezione siano a puntino.


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