Le tartarughe e il trading

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Articolo a cura di Andrea Martino

Lento Pede Pervenit, questa frase latina che è elogio della lentezza calza a pennello rispetto al Trading .

Ci si affanna nella Vita molto spesso per necessità, ma altrettanto spesso per puro masochismo e questa è la strada più rapida per essere perdenti nel trading e non solo e quindi per converso studio, applicazione e disciplina, ma andiamo per gradi ed un preambolo simpatico per introdurre l'argomento.

Tartarughe e trading

Ieri ho trovato delle tartarughe nel mio giardino, non ho chiesto loro le generalità ne da dove provenissero, ma mi hanno ringraziato accettando una prelibatezza per loro: una foglia di lattuga ed anch'io riconoscente a loro con un sorriso che certamente non hanno colto, perché mi hanno riportato in mente un celebre esperimento di operatività di Borsa degli anni Ottanta che era riposto fra i meandri della mia mente e dei miei studi passati, ma che se non avessi avuto la loro visita era ormai difficile da venire nuovamente a galla.

Tartarughe.jpg

Questo esperimento trae origine dalla disputa fra due famosi trader Richard Dennis e Bill Eckhardt: il primo sosteneva che il trading potesse essere insegnato, mentre il secondo attribuiva il successo nel trading al solo istinto.

Per dar inizio a questa sfida vennero reclutate 13 persone, le quali dopo un training di due settimane, iniziarono ad operare nei mercati.

Dennis in pratica dimostrò a dispetto della tesi del collega che anche persone senza alcuna esperienza di trading (laddove Echardt sosteneva che l'istinto fosse la fase ultima in un trader ossia quella che lo portava a poter tradare dopo molto tempo seguendo solo questa capacità innata) applicando in modo pedissequo un Protocollo diventavano eccellenti trader.

Nel protocollo non vi era nulla di cosi innovativo e venne definito quest'ultimo quale TURTLE TRADING SYSTEM (Il Trading system delle TARTARUGHE), esso si basava sul canale di Volatilità di Donchian (ma aggiungo io anche delle semplici Bollinger Band sarebbe potute essere utilizzate allo scopo) ma la cosa più importante in questo sistema del lento pede era rappresentato dal position sizing ossia dal dimensionamento della posizione, assunto di particolare rilevanza a causa della presenza ingannevole (quando si lavora in marginazione) circa la posizione che si sta realmente assumendo e per ovviare a questo inconveniente cognitivo che porta a conti estinti in pochi mesi o anche settimane, l'utilizzo dell'ATR in tal senso.

Lo schema nel dettaglio

Lo schema del Tartaruga Trading system (permettetemi questa italianizzazione) consisteva in 6 punti nevralgici e basilari da utilizzare quale assioma associativo ossia:

1) Analisi dei Mercati e del flusso sugli stessi ossia COSA comprare e COSA vendere e privilegiare mercati altamente liquidi a titolo esemplificativo ad esempio i future.

2) Dimensionamento della Posizione, ovvero QUANTO comprare e QUANTO vendere, basato sulla massima perdita ammissibile in funzione dell'ATR che ricordiamo è l'Average True Range che indica la volatilità di un asset e sviluppato nel 1978 da Wilder.

3) Entrate ossia QUANDO comprare o vendere, basato primariamente sul breakout.

4) Stop ovvero QUANDO uscire da una posizione in perdita.

5) Uscite ossia QUANDO uscire da una posizione in guadagno.

6) Tattica ovvero COME comprare e vendere.

E dite poco, mie cari amici Traders, come quelle tartarughe mi abbiano fatto ricordare tutto questo al prezzo di una sola foglia di lattuga....

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