Utilizzo razionale e consapevole dello stop loss

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Articolo a cura di Andrea Martino.

Stop loss locandina.jpg
Il tocco supremo dell'Artista – Sapere quando Fermarsi.
(Arthur Conan Doyle, Il ritorno di Sherlock Holmes, 1905)


Ogni Trader sia esso neofita o professionista, nel proprio percorso di apprendimento e poi operativo, si trova dinanzi ad un questione fondamentale se vuole essere nel tempo profittevole e sopravvivere ai mercati ossia la metabolizzazione in primis, l'accettazione e conseguenziale applicazione dello stop loss.

In tal senso i tre step necessari devono avere una ratio di natura cronologica ossia senza metabolizzazione del concetto ed accettazione dello stesso e successiva applicazione nessun stop loss può veramente essere efficace e non solo in termini di perdita monetaria definita a priori, ma soprattutto di perdita di energie psichiche e di autostima.
Andiamo per gradi dunque.

Ogni azione che noi compiamo (inserimento dello stop loss nella fattispecie) deve essere frutto delle nostra consapevolezza su ciò che il trading rappresenta, ossia attività aleatoria con un alto grado di rischio. Inserire lo stop loss non significa sempre accettazione dello stesso. Chi di voi infatti con spirito sereno lo inserisce e non spera (ricordiamo sempre che nel trading la speranza è la prima a morire) che lo stesso non venga raggiunto?

Pochi, molto pochi per la verità, ma questa non rappresenta accettazione ahime'.... Questo è un cardine fondamentale affinché il trading non diventi un gioco al massacro verso Noi stessi e venga a minare il nostro equilibrio.

Ed entriamo nel vivo di questa trattazione definendo in tal senso un concetto fondamentale ossia quello di Risk Management.

Risk Managment

Molti infatti e soprattutto coloro alle prime armi e coloro che al trading attribuiscono qualità che esso non ha quasi come paladino del loro futuro glorioso destino, non ricordano che il trading è solo attività imprenditoriale ed ogni valutazione diversa rischia di portare fuori dai binari della comprensione di ciò che questo mestiere effettivamente rappresenta.

Dunque la gestione della posizione in perdita ed in ispecie la limitazione della stessa.

A tal proposito è utile ricordare applicando elementari quotidiani concetti matematici che se si parte da un capitale di 1000 euro (a titolo di esempio) e nel primo trade si perde il 50 per cento ossia 500 euro se nel trade successivo si guadagna identica percentuale del 50 per cento ossia 250 euro il nostro capitale si ridurrà in soli due trade a 750 euro, l'esempio potrebbe continuare ma la ratio di fondo è semplicemente una: ossia che per arrivare solo a recuperare l'intero capitale iniziale bisognerebbe effettuare più ooperazioni (e ricordiamo che ogni trade non è figlio di quello precedente) con tutte le conseguenze del caso.

Quindi prima di aprire ogni posizione non bisogna solo chiedersi quale rischio in termini percentuali sono disposto a sopportare ma soprattutto posso accettare detto rischio in termini monetari e non per minor importanza psicologici. Se la risposta è no la conseguenza è ovvia ossia stare semplicemente ad osservare.

Ma arrivare a questo stadio di consapevolezza mentale è un arrivo nel trading, il rischio per converso è di trovarsi ad inseguire il mercato ed ha perpetrare errori di valutazione che entro breve porteranno al prosciugamento del conto.

L'utilizzo dello stop loss deve, oltre ai criteri suesposti, contenere a monte per la sua corretta applicazione la Strategia Operativa che è la base nel processo decisionale di operare, in altri termini occorre dotarsi (sia essa di natura prettamente discrezionale o sistemica) di una metodologia per prendere decisioni operative che sia quanto più imparziale e non soggetta a molte interpretazioni dunque criteri precisi, cardini rigorosi al fine di contrastare o meglio sedare l'aspetto emozionale che porta a distorsioni nella percezione del trade.

Andando sullo specifico lo stabilire a priori l'entità massima accettabile di perdita richiede disciplina inderogabile.

Quindi prima di operare definiamo due categorie in tal senso:
Stop Loss Protettivo e Stop Catastrofico (il quale usualmente viene poco menzionato rispetto al primo), ossia il valore massimo in assoluto da noi sopportabile in una perdita.
In questo modo ci dotiamo di due paracadute il primo quello operativo variabile secondo i criteri che verrò ad esporvi a breve ed il secondo quello catastrofico che prevede chiusura della posizione nel caso di eventi politici e/o notizie macro economiche inattese o naturali imprevisti verificatisi nel corso della seduta borsistica e da considerare come ultima ratio applicativa.

Lo Stop Loss Operativo

Ed andiamo dunque Amici Traders alla definizione del concetto che più ci riguarda da vicino ossia lo Stop Loss Operativo distinguibile in Mental Stop Loss (ossia Stop Mentale) e Working Stop Loss (definibile tout court operativo).

Per mia personale esperienza il working stop loss rappresenta dal punto dal vista psicologico e funzionale quello che mi garantisce il maggior agio una volta entrato in posizione sul mercato è ciò per un semplice motivo, infatti avendolo già inserito non sarò mai preso dalla smania di annullarlo o peggio modificarlo e se il mio stop viene raggiunto non ne faccio un dramma avendo a mente serena già accettato il loss e soprattutto avendolo già metabolizzato.

Non bisogna dimenticare un'altra valutazione importante che va fatta riguardo alla definizione ed applicazione dello stop loss in funzione della logica di posizionamento sul mercato ossia: il Fixed Stop: da calcolare in funzione di un ammontare fisso di denaro o in percentuale rispetto al capitale impiegato e il Natural Support o Natural Resistance Stop ovvero quando lo stop viene posizionato in relazioni a livelli sensibili del mercato (sopra supporti e resistenze e mai sugli stessi) e per ultimo il Volatily Stop da calcolare in base alla volatilità registratasi in un lasso di tempo, selezionata in base al nostro time frame operativo.

La miglior soluzione

Ritengo a mio parere che la migliore soluzione sia rappresentata nel riuscire a abbinare il mix costituito dal fixed stop e natural stop (support e resistance ) e ciò per una semplice ratio, un solo valore monetario di stop loss può in molti casi rappresentare il posizionamento su un livello diverso da quello emerso dall'uso comparato del chart e del Volume Profile, che per il mercato non rappresenta giusta area di tensione ed attenzione di prezzi e quindi si rivelerebbe poco proficuo.

Ma ciò che in chiusura va sottolineato e che lo stop loss rappresenta il primo fondamentale ostacolo e gradino da superare, comprendere, metabolizzare ed accettare affinché il nostro trading non diventi semplice scommessa nei confronti del mercato ove risiedono le menti più brillanti ed acute e non far diventare quindi il nostro trading qualcosa al di fuori del nostro controllo.

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