Wall Street

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La principale borsa statunitense si trova a New York, negli Stati Uniti, ed è stata fondata nel 1792. Denominata New York Stock Exchange (Nyse) è più conosciuta con il nome della strada in cui è ubicata, Wall Street, una strada posta all’estremità meridionale dell’isola di Manhattan, tra Broadway e l’East River.


800px-Curb brokers in Wall Street, New York City, 1920.jpg
Curb brokers "mediatori da marciapiede" che conducevano le loro aste in strada a Wall Street, New York City nel 1920


Wall Street è una strada molto famosa di Manhattan, New York.
Rappresenta l’intero complesso dell’industria finanziaria statunitense,
grazie alla presenza della borsa di New York (New York Stock Exchange o NYSE).
Le speranze, i sogni, i desideri, gli insuccessi e i successi
di generazioni di speculatori si sono scontrati con le sue solide mura.
Ironicamente, la strada di Wall Street,
inizia con una chiesa e finisce in un fiume.
Ugualmente ogni speculazione inizia in una “chiesa” dove trovano dimora le
speranze, la fede e la preghiera e, sovente,
molte speculazioni finiscono in un fiume di disperazione.


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In questo disegno intitolato “Jack and the Wall Street Giants”, Theodore Roosevelt impugna la spada “public service” guardato a vista dai giganti minacciosi e che rappresentano Gould, Rockefeller, J.J. Hill, Oxnard, e Morgan. J. Ottmann Lith. Co.; Keppler – 1904.


Ma Wall Street è anche cinema: chi ha visto anche una sola volta il film “Wall Street”, prodotto nel 1987 dalla 20th Century Fox, non può dimenticare il mitico Gordon Gekko al quale appartengono le frasi che seguono.

«Il denaro c’è ma non si vede: qualcuno vince, qualcuno perde. Il denaro di per sé non si fa né si perde, semplicemente si trasferisce, da un’intuizione ad un’altra, magicamente!».
«Non sarai tanto ingenuo da credere che viviamo in una democrazia, vero Buddy? È il libero mercato e tu ne fai parte».
«Il più ricco 1% del paese possiede metà della ricchezza del paese, 5 trilioni di dollari. Un terzo di questi viene dal duro lavoro, 2/3 dai beni ereditati, interessi sugli interessi accumulati da vedove e figli idioti, e dal mio lavoro, la speculazione mobiliare-immobiliare. È una stronzata, c’è il 90% degli americani là fuori che è nullatenente o quasi. Io non creo niente, io posseggo!».
«Tu ed io siamo uguali Darien, abbastanza intelligenti da non credere al più antico dei miti: l’amore».
«Bud Fox, di affari ne vedo cento al giorno... e ne scelgo uno».

La storia è semplice. Bud Fox è un giovane agente di borsa che riesce ad ottenere un appuntamento con Gordon Gekko, un vero e proprio squalo dell’alta finanza. Fox diventa in breve tempo il pupillo di Gekko che lo introduce alle torbide regole del gioco. Famoso, per ogni trader appassionato di film, il discorso di Gordon Gekko sull’avidità:

«L’avidità, non trovo una parola migliore, è valida, l’avidità è giusta, l’avidità funziona, l’avidità chiarifica, penetra e cattura l’essenza dello spirito evolutivo. L’avidità in tutte le sue forme: l’avidità di vita, di amore, di sapere, di denaro, ha impostato lo slancio in avanti di tutta l’umanità. E l’avidità, badate bene, non salverà solamente la Teldar Carta, ma anche l’altra disfunzionante società che ha nome America».

L’interpretazione di Gordon Gekko ha fatto vincere il premio Oscar come miglior attore a Michael Douglas. Per gli amanti del mondo della finanza Gordon Gekko è un guru della speculazione, avido e spietato finanziere, arrampicatore sociale e uomo che si è fatto da solo e che non guarda in faccia nessuno. “Forbes”, prestigiosa rivista americana, ha dedicato una pagina a questo illustre personaggio che, sebbene non sia reale, esiste come modello al quale molti vorrebbero ispirarsi. Ironicamente il film uscì pochi giorni prima del grande crollo del 1987 che vide la borsa di Wall Street lasciare sul terreno il 25% in un solo giorno. Quella era tragica realtà!

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