Grafico annuale
(Johann Wolfgang Goethe)
Il grafico annuale è utile per avere indicazioni su come si colloca il prezzo attuale in funzione del trend di lungo periodo, con questo tipo di grafico non possiamo certo impostare delle operazioni di trading però risulta utilissimo per studiare le fasi passate dei mercati.
Il grafico annuale non è certamente un grafico operativo... ma permette di visualizzare immediatamente la volatilità e la direzionalità di ogni anno.
Crolli di borsa, fasi di panico, boom delle quotazioni e rialzi incredibili risultano immediatamente visibili e, sebbene non sia possibile cogliere l’atmosfera, ad esempio, che si respirava durante il grande crollo del 1929 possiamo senza dubbio immaginare cosa dovevano provare i nostri precursori.
Per visualizzare un grafico annuale di qualche utilità occorre disporre dei valori storici di almeno 30 anni. E’ una condizione che rende problematico, almeno sulla borsa italiana, ipotizzare la scelta di titoli in base alle analisi che derivano da questo tipo di grafico.
Questo non è il solo problema che ci troviamo ad affrontare. Se guardiamo il grafico del Dow Jones ci rendiamo immediatamente conto che qualcosa non va….
Osservate la scala dei prezzi, va da –500 a 13.000 punti, ovviamente il grafico non ha mai toccato valori inferiori allo zero ma balza immediatamente agli occhi che il movimento tra 500 punti e 1000, rappresentato nel grafico dei prezzi da 5 tacche, assume lo stesso peso del, ad esempio, movimento tra i 10.000 e i 10.500 punti.
Va considerato che nel primo caso si tratta di una variazione percentuale del 100% (appunto tra 500 e 1.000) nel secondo caso siamo in presenza di una variazione del 5% (tra 10.000 e 10.500) rappresentata sempre da 5 tacche. Il grafico non rende immediatamente visibile l’entità delle variazioni.
La drammaticità del grande crollo del 1929 non risulta quasi visibile a distanza di così tanti anni. Tuttavia un valido soccorso ci viene dalla matematica che permette di superare il problema perché ci offre la possibilità di applicare un logaritmo alla scala dei prezzi. Così facendo la distanza tra 500 e 1.000 sarà rappresentata nel grafico con la stessa ampiezza, ad esempio, tra 5.000 e 10.000.
Ovviamente il logaritmo si applica solamente alla scala delle ordinate, ossia dei prezzi lasciando invariato quello delle ascisse, ossia del tempo, da queste considerazioni deriva qui il nome di “scala semilogaritmica”.
Da questa nuova rappresentazione dei grafico si visualizza immediatamente la differenza, il grande crollo è evidenziato con tutti i suoi drammatici risvolti.
William Delbert Gann raccomandava di tenere annotati i massimi e i minimi dell’anno e di considerarli sempre dei supporti o delle resistenze sia per l’anno in corso che per gli anni successivi.
Video di approfondimento:
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