Grafico equivolume
(Scott Fitzgerald)
L'analisi equivolume lega tra di loro le fonti di informazioni del range di prezzo e del volume trattato al fine di evidenziare le situazioni del mercato. La costruzione grafica del grafico equivolume è molto particolare, il dato del volume viene spostato dalla base del grafico (dove si trovano nel grafico bar chart) per essere incluso nella rappresentazione dei prezzi. Osserviamo la costruzione di un grafico a barre.
L'asse delle ascisse rappresenta il tempo, l'asse delle ordinate il prezzo. Ogni barra nell'asse delle ascisse rappresenta il volume scambiato in una seduta di mercato indipendentemente dal numero di azioni scambiate. L'evoluzione del mercato è misurata esclusivamente in termini temporali, i prezzi si muovono a seguito del passare del tempo e non per l'attività di compravendita.
Osserviamo ora la costruzione dello stesso grafico ma con il sistema equivolume.
Nel grafico equivolume non viene riportato il prezzo di chiusura dato che Arms non considera questa informazione come significativa per lo studio del mercato. Rispetto al grafico a barre l'obiettivo è quello di giungere ad una scala dei volumi che renda la rappresentazione dell'andamento del titolo comprensibile: è necessario che le sedute con volumi molto leggere siano rappresentate da rettangoli stretti, la cui base è ridottta rispetto all'altezza, mentre le sedute con relativamente ampi volumi devono risultare enfatizzate da un allargamento della base dei rettangoli.
Questo fatto sembra scontato dato che la base misura il volume, ma un errore nella scala di questi ultimi può determinare la formazione di rettangoli tutti più o meno simili tra loro, o che non evidenzino in maniera soddisfacente, da un punto di vista grafico, gli aspetti che la metodologia di Arms vuole mettere in risalto.