Jesse Livermore

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Jesse Lauriston Livermore

Wall Street ha creato molte leggende ma pochi Trader possono uguagliare la fama di Jesse Lauriston Livermore. Il Trading è comparso presto nella sua vita, a soli quattordici anni fece il suo debutto nei bucket shops dove si scommetteva sui rialzi e sui ribassi dei titoli, e già a sedici anni era già così temuto che pochi erano disposti ad averlo come cliente. Il suo meritato soprannome era "boy plunger" per via delle forti puntate nella speculazione, un termine che era preso in prestito dai giochi d’azzardo.

La sua carriera di trader non fu regolare, a successi strabilianti alternò operazioni che ne causarono il fallimento più di una volta. Ma grazie a una grande forza interiore e a un intuito fuori dal comune fu sempre in grado di ricominciare da zero e tornare in vetta. Crolli di borsa, incluso quello del 1929, erano dai giornali attribuiti anche alla sua operatività. A parte le inevitabili esagerazioni delle cronache finanziarie pochi trader hanno eguagliato i suoi record di performance.

Un classico della letteratura di Wall Street, “Reminiscences of a stock operator”, racconta la vita e le imprese di Livermore, mentre un secondo libro gli fu dedicato da Paul Sarnoff (“Jesse Livermore: speculator king”). Le regole che guidavano l’operatività di Livermore non sono molto diverse da quelle di altri trader, ma forse il suo successo, come quello dei grandi, è racchiuso nella necessaria disciplina nell’applicare un metodo operativo.

Sul finire della propria carriera Livermore fece degli azzardi sui mercati che gli costarono la sua intera fortuna. Morì suicida in un bagno di un bar.

Livermore, un uomo d'onore

Livermore non solo fu un grande trader, ma a suo modo fu un grande uomo, uno dei più bei ritratti di Jesse L. Livermore ce lo da Gann in 45 Years In Wall Street, a pagina 117, in cui lo definisce uno dei trader più sensazionali della sua epoca.
Qui Gann narra un episodio, che fa capire il lato umano di Livermore: nel 1913 Gann e Livermore operavano entrambi con un intermediario chiamato Murray Mitchell and Company, a causa delle spericolate operazioni di Livermore, questo intermediario fallì, ed anche Gann perse tutti i suoi soldi, come conseguenza del fallimento del suo broker.

Nel 1917, quando Livermore tornò sulla scena e, naturalmente, rifece una fortuna, volle pagare tutti i suoi debiti, anche dopo che era stato esonerato dal farlo dai giudici del tribunale fallimentare.
Livermore non solo ha restituito la parte proporzionale dei soldi che Gann aveva perso con il fallimento della Mitchell, ma ha pagato tutti gli altri traders.
Gann aggiunge che "Questa è stata una cosa molto onorevole da fare, e per l'onore e l'onestà di Livermore, nel 1934, quando Livermore fallì nuovamente, l'ho sostenuto ed ho convinto altre persone a raccogliere fondi per restituirglieli e farlo ripartire. Livermore tornò di nuovo e rifece tanti soldi".

Gann tiene ad evidenziare una cosa:Livermore non fu solo un grande trader, ma fu un uomo d'onore.

Gann muove solo una critica a Livermore: egli aveva studiato solo come fare soldi, non il modo di mantenerli.
Queste le parole di Gann "Livermore ha avuto l'avidità e la spinta per il potere, e quando ha ottenuto una grande quantità di denaro non è riuscito ad operare con prudenza, in modo conservativo. Ha cercato di modificare il mercato secondo le sue esigenze, invece di aspettare fino a quando il mercato era pronto a seguire la tendenza naturale ". Per quanto riguarda la sua morte, Jesse L. Livermore si sarebbe suicidato, non tanto per aver sperperato una fortuna (nel 1933 aveva qualcosa come 30 milioni di dollari, che si erano trasformati l'anno successivo in un debito da due milioni di dollari) ma per aver scoperto che la terza moglie Harriet, alcolizzata cronica, aveva una relazione con un agente proibizionista.

Il 28 novembre del 1940 entrò nel bar del Sherry-Netherland Hotel.
Bevve due martini e prese il suo taccuino sul quale scrisse le sue ultime parole: "La mia vita è stata un fallimento. La mia vita è stata un fallimento. La mia vita…"
Poi andò nel bagno degli uomini, estrasse una pistola e si sparò.

Il più grande trader di tutti i tempi scomparve dalla scena, concludendo con un gesto eclatante la sua vita di eccessi.
Ma fu un uomo d'onore.

Citazioni

• Dopo aver passato molti anni a Wall Street e dopo aver guadgnato e perso milioni di dollari vi voglio dire questo: non sono mai state le mie idee che mi hanno reso molto. E' sempre stato il mio star seduto. Capito? Star seduto fermo! Non è difficile capire il mercato. Si trovano sempre un mucchio di rialzisti all'inizio di un ciclo di rialzo ed un mucchio di ribassisti all'inizio di un ciclo di ribasso. Ho conosciuto molti che riuscivano ad iniziare a comprare ed a vendere nel momento a loro piú favorevole. E la loro esperienza invariabilmente assomigliava alla mia: non diventavano mai veramente ricchi. Persone che riescono a vedere giusto e a star seduti fermi non sono comuni. Per me è stata una delle cose piú difficili da imparare. Ma è solo dopo cha la si capisce che cominci veramente a guadagnare. [...] La ragione è che una persona puó anche vedere giusto e chiaro e peró diventare impaziente o dubbioso quando il mercato lo fa attendere. [...] Non è che il mercato li batte. Si battono da soli, perchè nonostante abbiano cervello, non sono capaci di star seduti fermi."

• Tutto ciò che accade nelle attività di investimento e di speculazione in titoli e in commodities è già accaduto altre volte. L’attività speculativa deve basarsi sul presupposto che le persone commettano esattamente gli stessi errori commessi in passato. La storia si ripete.

• Non è possibile guadagnare tutte le volte se si opera tutti i giorni dell’anno.

• Fidatevi delle vostre opinioni soltanto quando il mercato le conferma. I mercati non sbagliano mai, mentre le opinioni sono spesso infondate.

• I nemici più temibili dello speculatore sono quelli che trova dentro di sé: la paura e la speranza. Quando il mercato si muove contro di noi, speriamo sempre che sia l’ultimo giorno e perdiamo più del necessario; quando si muove a nostro favore temiamo di perdere i nostri profitti e vendiamo troppo presto. Bisogna invertire questo modo di comportarsi: quando siamo portati a sperare. In altre parole, dobbiamo temere che un certo profitto diventi più consistente.

• Per operare serenamente e con fiducia, bisogna superare l’incertezza e l’indecisione, specialmente quella che ci viene trasmessa dagli altri che cercano di convincerci di qualcosa di cui noi stessi non siamo convinti.

• Lo studio, l’esperienza e lo spirito d’osservazione sono gli strumenti dello speculatore di professione.

• Nella speculazione, le grosse somme si guadagnano nelle operazioni che sin dall’inizio presentano le caratteristiche giuste.

• Fintanto che un titolo si comporta come dovrebbe, non abbiate fretta di vendere.

• Non permettete alle vostre operazioni speculative di diventare operazioni di investimento.

• Le somme che si perdono nelle operazioni speculative sono di gran lunga inferiori alle grosse somme che invece si perdono lasciando correre i propri investimenti.

• Utilizzate gli stop loss in modo che protegga i profitti.

• Quando si sbaglia un’operazione la cosa migliore è non pensarci troppo se per non trarne un insegnamento per il futuro. Ci saranno altre occasioni per guadagnare ed è inutile piangere sul latte versato. Le operazioni sbagliate sono il prezzo che si paga per imparare.

• Non vendete mai un titolo soltanto perché sembra aver raggiunto un prezzo elevato.

• Non acquistate mai un titolo soltanto perché ha perso buona parte del suo valore rispetto al massimo precedente.

• Non acquistate mai un titolo che si muove contro la tendenza del suo settore di appartenenza.

• Comprate quando il titolo tocca un nuovo massimo dopo una reazione normale.

• L’errore più grossolano nell’attività speculativa è quello di mediare le perdite.

• Muovetevi quando si muovono i prezzi e non aspettate di conoscere prima le ragioni che determinano il movimento. Le ragioni le conoscerete dopo.

• I movimenti importanti richiedono del tempo per maturare.

• Meglio controllare l’andamento di pochi titoli che cercare di seguirne molti.

• Se non riuscite a guadagnare operando sui titoli più importanti e più attivi, non riuscirete a guadagnare in borsa.

• Il titolo guida di oggi potrebbe non esserlo tra due anni.

• Non siate rialzisti o ribassisti nei riguardi di tutto il mercato soltanto perché un titolo in un settore ha chiaramente invertito il suo trend.

• La gente ama le “dritte”! Non solo ama darle, ma vuole anche riceverle. A volte è divertente osservare persone intelligenti che le cercano a tutti i costi. In verità, pochi ne traggono benefici reali. Fate attenzione alle informazioni riservate. Se fosse così facile fare soldi, nessuno si preoccuperebbe di farli fare a voi.

• Wall Street non cambia mai, cambiano le tasche, cambiano le azioni, ma non Wall Street. Perché la natura umana non cambia mai.

• Il trading è il lavoro più affascinante del mondo. Ma non è un lavoro per gli stupidi, i mentalmente pigri, persone di inferiore equilibrio emotivo, avventurieri che pensano di diventare ricchi in poco tempo. Questi moriranno poveri.

• Sono giunto alla conclusione che è necessario saper interpretare se stessi, almeno quanto è necessario saper leggere il mercato.

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