Il numero perfetto
«Sei è un numero perfetto di per sé, e non perché Dio ha creato il mondo in sei giorni; piuttosto è vero il contrario. Dio ha creato il mondo in sei giorni perché questo numero è perfetto, e rimarrebbe perfetto anche se l’opera dei sei giorni non fosse esistita». (Sant’Agostino d’Ippona)
Un numero è definito perfetto quando è uguale alla somma di tutti i suoi divisori escludendo sé stesso. Inizialmente studiati dai pitagorici, i numeri perfetti sono estremamente rari, il primo numero perfetto è il 6, divisibile per 1,2,3 seguito dal 28, divisibile per 1, 2, 4, 7, 14.
I primi 6 numeri perfetti sono:
28
496
8128
33550336
8589869056
La numerologia affascina sempre e, almeno per i numeri perfetti, possiamo stare tranquilli, nessuno formalizzerà mai una teoria che li veda coinvolti nella previsione di target, livelli tecnici o cicli temporali. Almeno me lo auguro!
Allora cos’è il fascino del numero perfetto? No, non mi riferisco nemmeno ad un film di Hollywood, quanto più al sottile e infido fascino che le cifre hanno nei confronti dell’uomo. Il loro potere di irretire è enorme, basti pensare alla differenza emotiva tra 0,99 centesimi e 1 euro, come valori sono praticamente identici ma come impatto emotivo sono distanti anni luce. Questo lo sanno bene gli esperti di marketing che, nel fissare un prezzo, stanno bene attenti a farlo ricadere nell’ordine di grandezza immediatamente precedente, fosse anche per un centesimo: 999,99 euro sembra pesare molto meno di 1.000 e anche se siamo consapevoli che si tratta della stessa cifra la nostra mente si predispone all’inganno e arrotonda sempre per difetto.
D’altronde, il motto della Rolls Royce era: «Il prezzo si dimentica, la qualità rimane».
Le cifre rotonde nei mercati finanziari
Allo stesso modo, nei mercati finanziari, le cifre rotonde sembrano coincidere con il prezzo di riserva di molti investitori, finendo per trasformarsi in supporti o resistenze capaci di durare anche per anni o di invertire velocemente la tendenza. In ogni caso rappresentano degli importanti livelli nei quali ricercare la creazione di volatilità contrapposta o, a seguito della lateralizzazione dei corsi, una nuova volatilità che permetta degli ingressi tecnici.
In particolare il cambio dell’ordine di grandezza sembra far sentire maggiormente i propri effetti, e un cambiamento tra 0,99 e 1, tra 9,99 e 10, tra 99,9 e 100 crea sempre tensioni la prima volta che viene testato. A volte i prezzi si fermano proprio a ridosso del livello, altre volte lo rompono ma con chiari indizi di indecisione. Abbondano infatti spinning top, upper shadow per i long e lower shadow per gli short e in ogni caso creano delle occasioni di trading a rischio ridotto e a volatilità elevata.
Famosa è quota 1.000 dell’indice Dow Jones che impiegò quasi 20 anni ad essere superata e, quando finalmente lo fece, diede inizio a un robusto rialzo che si interruppe solo col crollo del 1987.
Quota 1.000, oltre che valida resistenza, è stata un valido supporto dell’indice Cina Shangai. In questo caso i corsi, molto volatili, provenivano da quota 2.200 del marzo 2001. La discesa, alternata da rimbalzi violenti, si è arrestata creando un doppio minimo proprio a quota 1.000.
A partire dal doppio minimo si è sviluppato un nuovo trend rialzista. Quota 2.000 era stata “sporcata” precedentemente, ma quota 3.000 era terreno vergine per i prezzi e quindi valida resistenza. Quota 6.000 ha poi fermato il trend, dando origine allo storno più elevato di tutto il rialzo, e questo ha qualificato il livello come una resistenza importante.
E che dire del petrolio? Dopo il massimo di luglio 2006 i corsi sono precipitati da quasi 80 dollari al barile a 50. Da questo livello i prezzi hanno iniziato un nuovo trend rialzista che si è concluso a 100 dollari, la cosa curiosa è che la prima volta che quota 100 è stata toccata ha visto un solo contratto scambiato: un trader ha fatto battere il prezzo rivendendo subito dopo, in perdita, il contratto. Quando è stato intervistato, questo trader ha dichiarato che l’acquisto è stata una irresistibile tentazione, un acquisto fatto solamente per poter vantare di essere stato il primo a far toccare quota 100 dollari al petrolio.
La resistenza di quota 100 ha portato il petrolio a stornare per qualche settimana, poi i corsi hanno nuovamente testato il livello facendo esplodere la volatilità e portando i corsi a nuovi massimi. Ora 100 è un valido supporto.
I numeri rotondi sono livelli da monitorare con attenzione, specialmente se la provenienza dei prezzi è ricca di volatilità e direzionalità. I trend sostenuti e veloci sono sensibili alle cifre rotonde che devono essere sempre osservate con l’analisi candlestick.
Un loro test va sempre valutato con attenzione. Spinning top, lower shadow per i supporti e upper shadow per le resistenze sono segnali di indecisione che permettono di individuare il cambio di umore nel titolo o nell’indice.