Domanda di oro
La domanda di oro può essere per scopi industriali o di investimento.
La domanda per fabbricazione è definibile come trasformazione di oro in prodotti finiti o semilavorati, per usi commerciali o industriali. Il settore della gioielleria, ha sempre rappresentato il settore più importante della domanda totale e negli ultimi anni questa ha superato la produzione mineraria mondiale.
Nei primi anni ’80 la domanda era concentrata per ¾ nei paesi sviluppati, viceversa negli anni ’90 nei paesi emergenti. La produzione è passata dalle 1.200 tonnellate circa degli anni ’70 e primi ’80 alle 2.800 dell’inizio degli anni ’90 fino alle circa 3.150 del 1999. L’aumento della fabbricazione degli anni ’90 è dovuto soprattutto all’incremento nella produzione di oggetti tradizionali indossati per speciali occasioni di vita sociale e per i matrimoni in India, dove grazie, anche alla liberalizzazione legislativa del settore, è divenuto il maggior consumatore di oreficeria. Cina, India ed Indonesia rappresentano paesi con maggiore potenzialità di sviluppo futuro in considerazione anche del fatto che qui vive metà della popolazione mondiale.
Il gioiello sta perdendo gradualmente il ruolo di bene rifugio e sta diventando sempre più un segno di prestigio e di status sociale,soprattutto quando si parla di brand e prodotto pubblicizzato. Benché l’appeal per il gioiello di grido, contraddistinto da una “griffe” stia continuando a riscuotere sempre più successo, l’ingresso nel nuovo millennio non è stato così favorevole alla produzione di oreficeria, evidenziando un progressivo calo fino alle attuali 2.500 tonnellate circa prodotte (2.401 nel 2007).
Molte le cause di tale calo; tra queste individuiamo sicuramente un cambio di costume e di abitudini dei consumatori soprattutto dei Paesi occidentali, maggiormente attratti da altri beni divenuti ormai di massa, come cellulari o altri oggetti High Tech (plamari, Ipod, fotocamere digitali, etc). Gli anni 2000 sono inoltre stati inoltre caratterizzati da periodi di rallentamento economico che hanno di fatto minato la fiducia dei consumatori di prodotti di oreficeria / gioielleria influenzando le decisioni di acquisto e ridotto i budget di spesa delle famiglie che acquistano gioielli. Discorso diverso è stato l’approccio degli investitori e risparmiatori per quanto riguarda l’oro.
Dopo almeno un decennio di ribassi, a partire dal 2001, è cominciato un nuovo trend rialzista multi annuale sostenuto in buona parte proprio dall’investimento e per protezione dai rischi economico – finanziari (vedi deprezzamento del dollaro) e geopolitici. La domanda di oro da investimento si è articolata su più fronti ovvero sotto forma di monete o lingotti, o connessi a strumenti derivati direttamente od indirettamente al fisico (ETF).
L’oro ha infine anche un utilizzo industriale propriamente detto: grazie alla sua resistenza, corrosione ed ossidazione viene usato nell’industria dentistica, la cui produzione è concentrata principalmente in Giappone, Germania ed Inghilterra. Il settore aveva conosciuto un periodo di boom negli anni ’70, seguito da un forte declino per la concorrenza di altri materiali più economici e successivamente negli anni ’90 è stata registrata una ripresa. Inoltre viene usato nel campo aerospaziale e nel settore della fabbricazione delle monete.