Le basi della teoria
La scienza moderna riconosce come unico ambito conoscitivo solo quello dei fenomeni sui quali è possibile fare esperimenti al fine di fissare leggi empiriche esprimibili in termini matematici, cosicché anche per la scienza moderna la natura è matematizzata. Galileo diceva che la natura costituisce il “Grande libro del sapere” e la matematica costituisce la struttura delle sue leggi nascoste.
In questo contesto si trova ben inserito il pensiero di Gann, egli sosteneva che l’andamento dei mercati è governato da regole numeriche e geometriche riconducibili alla matematica. La matematica è l’unica scienza esatta da prendere in considerazione, Emerson diceva: “Dio certamente geometrizza”, Pitagora era solito affermare che il numero è l’elemento costitutivo della realtà ed è accessibile con la sola ragione.
I mercati si muovono nel rispetto di un ideale equilibrio complessivo, le oscillazioni di prezzo, pur con fluttuazioni irregolari e con ritmo discontinuo, tendono ad assumere inclinazioni ed esprimere correzioni prevedibili o, in ogni modo, controllabili. In geometria si utilizzano tre figure principali, il cerchio, il quadrato e il triangolo, Gann usava il cerchio di 360 gradi per misurare il tempo e il prezzo, sia con gli angoli che con altre determinazioni, mentre il quadrato e il triangolo li usava per stabilire i prezzi e il tempo sotto forma di resistenza dello spazio.
Per procedere oltre è necessario intenderci sulle modalità di rappresentazione dei grafici.
I grafici dei titoli azionari si rappresentano su piani cartesiani che hanno sull’ascissa la scala del tempo e sull’ordinata la scala dei valori. È, in particolare modo, la scala temporale che riveste importanza per il grafico; cambiando questo parametro condizioniamo l’operatività e l’ottica dell’investimento.
Gli assi possono assumere posizioni simmetriche a quelle indicate, ossia il prezzo può essere segnato a destra del grafico, ciò che resta definito è che il prezzo è sempre sull’asse delle ordinate, ossia delle y e il tempo in quello delle ascisse, ossia delle x.
Possiamo, inoltre, rappresentare i grafici in tempo reale, ogni 15 minuti, giornalieri, settimanali, mensili, annuali e così via.
Nell’analisi del mercato con le tecniche di Gann, tuttavia, considereremo solamente cinque tipi d’ampiezza temporale rappresentate con:
- Il grafico annuale;
- Il grafico mensile;
- Il grafico settimanale;
- Il grafico semi-settimanale o di tre giorni;
- Il grafico giornaliero.
Ogni grafico ha una propria sua funzione e non esclude quella degli altri che sono, perciò, sempre da considerarsi complementari. Il grafico giornaliero mostra il primo cambiamento di un trend, quello settimanale mostra dettagliatamente i movimenti che corrono fra tre e sette settimane, quello mensile mostra il trend vero e proprio, mentre quello annuale mostra i cicli di più grandi dimensioni.
L’analista dovrebbe far partire lo studio da grafici annuali “migrando” quindi a quelli mensili, settimanali ed infine giornalieri senza cadere nell’errore di voler interpretare ogni minimo movimento di prezzo. I vari tipi di grafico servono ad individuare i trend, la maggior parte del denaro si fa seguendo il trend principale del mercato, non si dovrebbe mai operare contro il trend.
Vedi anche:
- Indice sequenziale William D. Gann
- Le basi della teoria
- Individuare la fase di trend corrente
- Le principali formazioni grafiche
- Tecniche per individuare Top e Bottom
- I minimi e i massimi proiettati
- L’Over Balance tra prezzo e tempo
- Lo Swing objective
- Outisde Reversal
- Le correzioni minori
- I volumi negli scambi