Tecniche per l’individuazione di top e di bottom
È molto probabile che durante la formazione di un top sul mercato azionario si assista ad una rotazione settoriale, in altre parole alcune azioni che fanno parte di certi settori aziendali raggiungano i massimi prima del mercato, mentre altre azioni, come quelle appartenenti ai settori industriali o immobiliari, raggiungono tali massimi solo dopo che l’indice generale ha già invertito la tendenza.
Allo stesso modo una divergenza tra indici a larga capitalizzazione e indici che contengono solo pochi titoli, può essere un ottimo segnale per indicarci la formazione di un top su un mercato azionario. Il segnale più sicuro è, anche se poco ricorrente, come abbiamo visto, il triplo massimo o minimo.
Tuttavia non dobbiamo impostare un’operatività quotidiana o di breve periodo osservando solamente i grafici settimanali. Se certe figure si sviluppano su un grafico di tipo giornaliero, l’indicazione che ne deriva sarà utile per il brevissimo periodo, se si sviluppa su grafico mensile darà segnali da considerare in un piano di trading per il lungo periodo.
Gann diffidava dei grafici giornalieri e raccomandava il grafico mensile e settimanale per svolgere delle serie analisi tuttavia ha formalizzato alcuni sistemi per individuare dei movimenti e degli obiettivi a più breve respiro.
Le tecniche “minori” per individuare Top e Bottom sono:
Ognuno di questi sistemi non esclude l’altro, anzi sono da considerare “trasversali” ovvero abbinabili contemporaneamente per la ricerca di preziose conferme.
Vedi anche:
- Indice sequenziale William D. Gann
- Le basi della teoria
- Individuare la fase di trend corrente
- Le principali formazioni grafiche
- Tecniche per individuare Top e Bottom
- I minimi e i massimi proiettati
- L’Over Balance tra prezzo e tempo
- Lo Swing objective
- Outisde Reversal
- Le correzioni minori
- I volumi negli scambi